Collelongo. “Quella sopra è l’immagine simbolo di un degrado socio culturale a cui siamo sottoposti oramai da troppo tempo.
La piazzetta situata all’ingresso di Collelongo è intitolata all’alpino Erberto Mascioli, medaglia d’argento al valor militare. La lapide posta al centro della piazzetta è circondata da oggetti appartenenti ad una bancarella, come se anch’essa fosse parte integrante di una merceria, in un sistema di compravendita dove i valori sono ormai annebbiati ed è quasi indistinguibile il consumismo dal valore delle gesta che hanno portato il nostro Paese fuori dal tunnel della guerra.
Il degrado a cui siamo oggi tutti sottoposti provengono da una perdita di valori, dalla mancanza di personalità di rilievo in ambito politico che sappiano preservare alla memoria le gesta di tanti eroi, ma anche di gente comune che con le loro idee e il loro impegno hanno contribuito a tessere un filo conduttore sul quale poi plasmare la nostra democrazia. Una politica dedita più alle passerelle d’occasione, a spazi di facciata, a tarallucci e vino, a feste di quartiere o tornei di ruzzola e scapoli ammogliati.
L’auspicio è che non si debbano più, nel prossimo futuro, vedere scene di questo tipo, di pessimo gusto e totalmente irriguardose nei confronti dei familiari e alla memoria dell’alpino Erberto Mascioli.
Un invito all’assessore Rocco Venettacci, più che fare selfie in montagna con guardie ecozoofile, pensi a quello che è sotto il naso di tutti. Vi è forse un regolamento che consenta in luoghi della memoria l’esposizione di oggetti di mercanzia? Le operazioni di controllo sono materia di chi ne ha la responsabilità, gli amministratori (sindaco in primis) pensino a fare bene il proprio lavoro.”
Così si è espresso, sulla questione, il consigliere comunale di Collelongo Valerio Negri (Forza Italia).