Pescina. Domenica scorsa si è svolta a Pescina la posa del quadro dell’artista Antonio Di Legge, in arte Ninni Nomo, all’interno della Basilica di Santa Maria delle Grazie. Un’opera sacra dal titolo “Il Sacrificio compiuto” che rappresenta una particolare crocifissione, lontana dal carattere comune alle altre crocifissioni. Lo stesso artista, in una chiesa ricolma di persone attente, ha illustrato e spiegato la sua opera definendola unica al mondo, poiché non esiste dipinto con una Crocifissione in cui vi sia un Cristo sorridente, senza segni di violenza sul corpo, senza ferita sul costato e con una carne rosata e viva, non emaciata e cinerea come è di consueto rappresentata.
L’opera rivisita un pò l’aspetto teologico in un contesto di assenza di tempo ove si vive un continuo presente che è la prerogativa e la qualità propria del Creatore che è senza tempo. Il maestro ha sviluppato un’analogia tra il Sacrificio di Isacco e quello del Cristo in un contesto di contiguità tra il vecchio e il nuovo testamento. Una strada esalta quella contiguità poiché costeggia le due epoche rappresentate a significare che, nonostante sia aspra, faticosa e dolorosa, bisogna percorrerla per arrivare a quella Croce di risurrezione per vincere il peccato rappresentato dalla mela marcita e la morte raffigurata nel teschio. Il tutto in una scenografia Marsa, fucense e soprattutto Pescinese. Hanno onorato l’evento con la loro presenza le autorità regionali, nella persona del consigliere Regionale Maurizio Di Nicola, e locali quali il sindaco Stefano Iulianella e vice sindaco Tiziano Iulianella che, nei loro interventi, hanno sottolineato l’importanza di tale dono per tutta la comunità pescinese ed hanno espresso un caldo bentornato a casa al maestro. Erano presenti alla cerimonia il comandante della Polizia Provinciale Antonio Del Boccio ed il Direttore della BPER Fabrizio Di Nicola che hanno dato inizio e seguito al percorso che ha portato l’Artista alla donazione delle due opere, a Pescina e a San Pelino. Ha celebrato la funzione religiosa il parroco della Basilica don Giovanni Venti che ha messo in risalto altri particolari salienti del dipinto ed ha quindi benedetto l’opera ed espresso il suo entusiasmo di ricevere un così importante e meraviglioso dono per la comunità di Pescina dall’artista Antonio Di Legge che, pur lontano da Pescina, ha sempre mantenute profonde e solide le sue radici ed il suo orgoglio di essere pescinese come testimonia la sua toccante poesia “Pescina mé” presente sulla brochure e che ha voluto leggere.