L’Aquila. Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno e il Centro per l’Impiego dell’Aquila insieme per incentivare l’occupazione. Ieri, nella sede di Confindustria, nel nucleo industriale di Pile, all’Aquila, si è tenuto un proficuo incontro tra il Gruppo di lavoro “Relazioni Industriali e Welfare” di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, coordinato da Matteo Perfetti, di Coca-Cola HBC Italia srl, e Francesca Farda, responsabile del Centro per l’impiego dell’Aquila e Coordinatrice dei Centri per l’impiego dell’Aquila e Teramo.
Sono stati illustrati i servizi erogati dal Centro per l’impiego a disposizione delle imprese a titolo gratuito: IDO, tirocini extracurriculari, collocamento mirato, programma GOL e incentivi all’assunzione, che saranno promossi in collaborazione con Confindustria L’Aquila attraverso l’organizzazione di workshop dedicati alle imprese e visite aziendali. “L’incontro”, ha spiegato Perfetti, “si è focalizzato su tematiche inerenti al mondo del lavoro e dell’occupazione ed ha gettato le basi per costruire e realizzare, in collaborazione con il Centro per l’Impiego della provincia dell’Aquila, progettualità e sinergie future, favorendo la reciproca conoscenza. Sinergie che possano aiutare e facilitare il dialogo tra il mondo delle imprese e il Cpi dell’’Aquila, in un’ottica di crescita complessiva del nostro territorio”. All’incontro ha preso parte anche il direttore di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, Francesco De Bartolomeis, che ha sottolineato “l’importanza di avviare un rapporto di collaborazione sinergico con il Centro per l’impiego per agevolare l’incontro tra domanda e offerta”. Secondo quanto rilevato da una recente indagine del Centro studi di Confindustria L’Aquila, il 58% delle imprese ha difficoltà a reperire manodopera da assumere: le difficoltà nella ricerca di manodopera specializzata riguardano, soprattutto, competenze e mansioni specifiche, complessivamente segnalate dal 45,8% delle imprese. Per mansioni manuali e tecniche il problema si riscontra nel 42,9% dei casi e nel 51% se si considera solo il settore industriale”.