Avezzano. Investimenti sostanzialmente fermi, esportazioni stabili con tendenza all’aumento, utilizzo della capacità produttiva stabile con tendenza alla diminuzione e fatturato che, a seconda dei casi, è stabile, in aumento o in diminuzione: è quanto emerge dall«’Indagine semestrale sull’industria abruzzese – II semestre 2011»,realizzata dal Cento studi di Confinustria Abruzzo e presentata oggi a Pescara. Nell’illustrare il punto di vista degli imprenditori, lo studio si sofferma sui dati abruzzesi: saldo tra iscrizioni e cessazioni di aziende manifatturiere pari a -137, tasso di disoccupazione in crescita (+0,50% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno), aumento della cassa integrazione guadagni ordinaria (+ 2,60% rispetto allo stesso semestre del 2010), calo della cig straordinaria (-19,41%) e di quella in deroga (-36,44%), crescita delle esportazioni (+1,4% rispetto al quarto trimestre dello scorso anno) e della quota di mercato dell’export abruzzese sul totale nazionale (+0,1%). Il dato più preoccupante è quello relativo agli investimenti, che sono stati effettuati da meno di un quinto delle imprese abruzzesi. Non si registrano infatti investimenti nella maggior parte dei settori produttivi, tra cui quello metalmeccanico, quello dei prodotti per l’edilizia e quello tessile. Investimenti sono stati effettuati, invece, da più della meta delle imprese coinvolte nell’indagine nel settore farmaceutico e dell’elettronica. Per quanto riguarda le previsioni degli imprenditori sui parametri produttivi e commerciali relative al primo semestre del 2012, saranno stabili con tendenza alla diminuzione l’utilizzo della capacità produttiva e il fatturato. Il dato è invece ripartito in maniera equa, tra stabile, in diminuzione o in aumento, in materia di export. Secondo l’indagine, nei primi sei mesi di quest’anno non si registreranno investimenti in alcun settore, ad eccezione di quello dell’elettronica (circa il 40% delle imprese si dice intenzionato ad investire). Da un punto di vista territoriale, negli ultimi sei mesi del 2011 l’utilizzo della capacità produttiva è stato stabile in provincia dell’Aquila, il fatturato è stato stabile con tendenza all’aumento nell’Aquilano e nel Chietino e le esportazioni sono state in aumento nel Teramano. Investimenti effettuati da meno di un quinto delle aziende nel Chietino, nel Pescarese e nel Teramano. Le previsioni per il primo semestre di quest’anno parlano di fatturato in diminuzione nel Teramano e stabile con tendenze alla diminuzione nel Chietino.