Avezzano. Sarà il 28 gennaio il giorno fatidico per l’incontro tra Confindustria e sindacati sul caso Micron. Dopo le lettere inviate dall’azienda ai dipendenti, nelle quali veniva chiesto di produrre di più, le parti sociali hanno chiesto un incontro urgente al direttore di Confindustria, Antonio Cappelli, “alfine di avere le opportune informazioni sull’andamento produttivo e industriale del sito di Avezzano”. La risposta di Confindustria non si è fatta attendere. I sindacati infatti sono stati convocati per venerdì 28 gennaio, mentre le Rsu verranno ricevute dall’azienda venerdì 21 gennaio. Le convocazioni urgenti degli incontri, secondo il segretario provinciale della Fim – Cisl, Antonello Tangredi, “sono figlie della stessa matrice e dello stesso progetto di destabilizzazione delle relazioni industriali e sindacali in auge anni fa ma che, allo stato, sembrano tornare di moda, anche se con “nuovi” propiziatori e nuovi complici”. Tangredi ha precisato che “l’urgenza della richiesta sindacale era ed è, ovviamente, quella di capire la gravità delle cose denunciate dal top management della Micron, non perché il sindacato volesse introdursi nella gestione dei piani operativi, ma solo per non essere colto di sorpresa davanti a possibili scenari di deindustrializzazione. Trincerarsi dietro un muro di silenzi non ha mai facilitato la costruzione di possibili intese. Se i silenzi della Micron rappresentano il nuovo nelle relazioni sindacali ed industriali, sarà anche probabile che il sogno prenderà il posto della realtà. Ma attenzione”, ha concluso il segretario provinciale della Fim-Cisl, “perché la scoperta di una dura realtà potremmo leggerla su nuovi ma tardivi comunicati aziendali nei quali, la distanza fra l’Asia ed Avezzano si sarà azzerata”.