Avezzano. “Ci convince l’approccio ai problemi voluto dai fratelli Di Pangrazio Gianni e Giuseppe rispettivamente Sindaco del capoluogo marsicano e Presidente del Consiglio regionale, forse per la prima volta emerge chiaramente che l’agricoltura, l’agroalimentare e l’agroindustria sono le basi su cui fondare il rilancio economico dell’intera Marsica” esordisce così Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L’Aquila “Il documento dei Sindaci per alcuni aspetti relativi al nostro settore produttivo deve essere migliorato, per questo abbiamo chiesto al Sindaco di Avezzano di far parte del gruppo di lavoro che deve redigere il documento finale da sottoporre all’approvazione della Giunta Regionale. Le priorità sono le infrastrutture e bene ha fatto D’Alfonso ad annunciare il concreto impegno della Giunta per recuperare le risorse necessarie per finanziare il progetto per la corretta gestione delle acque. Occorre superare le criticità, idrogeologiche ed ambientali con l’ammodernamento ed il potenziamento delle reti idriche finalizzate al risparmio ed al riuso delle acque provenienti dalla depurazione vera e propria emergenza ambientale che tanti danni sta causando all’agricoltura. Non meno importanti sono il completamento della messa in sicurezza delle strade del Fucino, la diffusione della banda ultra larga e l’apertura dell’interporto”. Conclude Lobene. Per quanto riguarda l’apporto che le imprese agricole del territorio possono dare al rilancio economico, Confagricoltura L’Aquila pone l’accento sulla necessità dell’oculata programmazione finanziaria dei fondi riservati al PSR (432 mln di €) che benché importanti, sono largamente inferiori a quelli di altre regioni e provincie italiane. E’ necessario destinare le risorse a poche misure in grado di raggiungere gli obiettivi della competitività, della sostenibilità e dell’occupazione “l’Unione Europea vuole che le risorse siano spese tenendo riguardo ad una precisa strategia che per il nostro territorio è quella di concentrare gli investimenti sulla competitività, l’ammodernamento e l’innovazione del sistema delle imprese agricole che investono e creano occupazione cui riservare non meno del 55% delle risorse, mentre il 38% va riservato alle misure di salvaguardia agro ambientale e risparmio idrico” afferma Stefano Fabrizi Direttore di Confagricoltura L’Aquila “a questo punto è bene seguire il consiglio dell’On. Piccone che ha suggerito ai Sindaci e ai Consiglieri Regionali di non farsi prendere dalla “Sulmonite” cioè quella particolare sindrome per la quale occorrono anni per decidere come spendere le risorse e poi si parcellizzano gli interventi senza alcun obiettivo veramente in grado di rilanciare il territorio. Infrastrutture ed interventi orizzontali sul turismo dovrebbero mettere d’accordo tutte le Amministrazioni che beneficerebbero a vario titolo degli interventi, vanno evitate proposte che già in passato hanno dimostrato di non funzionare corsi universitari, distretti, poli ecc. appartengono a quella speciale categoria di sovrastrutture di cui il nostro territorio non ha alcun bisogno”. Conclude Stefano Fabrizi.