Avezzano. “È corretto e opportuno che un sindacato, invece di restare imparziale, sostenga chi è risultato non idoneo a un concorso e, al tempo stesso, abbia come proprio avvocato di fiducia lo stesso professionista che assiste in giudizio i promotori del ricorso per la presunta irregolarità del medesimo?”. Lo affermano le oltre 170 persone che hanno superato il concorso per 4 posti di operatore socio sanitario, espletato dalla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aqulia, in risposta alla presa di posizione della Nursind che nei giorni scorsi si è schierata al fianco di coloro che non sono rientrati nella graduatoria di merito. “In attesa che la magistratura amministrativa prenda le sue opportune decisioni nel merito, pronunciandosi sui ricorsi presentati da chi è stato escluso” dicono gli idonei del concorso, “va preso atto che il Tar ha già respinto per due volte la richiesta di sospensiva del concorso. Sulla vicenda il sindacato Nursind si è schierato con una delle parti coinvolte nel contenzioso giudiziario, vale a dire con i candidati giudicati non idonei, invece che restare neutrale in virtù del suo ruolo di rappresentanza dell’intera categoria. La stessa Nursind, nel sostenere i ricorrenti, già impiegati nella Asl come precari e che figuravano tra i partecipanti al concorso, segnala le difficoltà economiche a cui andrebbero incontro costoro nel caso in cui la Asl assumesse noi, al momento gli unici soggetti legittimati, fino a decisione contraria, ad avere il posto di lavoro. Avanziamo un’obiezione: cosa accadrebbe, a noi, che pure abbiamo ottenuto un’idoneità se non venissimo assunti? La risposta è semplice, non avremmo né lo stipendio né, a differenza di chi lavora come precario da anni, gli ammortizzatori sociali. Chi dunque soffrirebbe il maggior danno? Peraltro, da alcune notizie recentemente apprese, ci risulta che lo stesso avvocato che ha curato i ricorsi presentati dagli esclusi e poi bocciati dal Tar, avrebbe ricevuto un incarico sindacale dalla Nursind. Se fosse vero, la posizione assunta dal sindacato potrebbe alimentare dubbi e far ipotizzare che la Nursind abbia qualche interesse (di quale natura?) a schierarsi con i candidati esclusi che sono assistiti, guarda caso, proprio dall’avvocato di fiducia di questo sindacato? C’è forse una correlazione tra la posizione di “solidarietà” assunta dalla sigla sindacale con i non idonei e il presunto incarico ricevuto dall’avvocato del sindacato “amico”? É bene che tutte queste ombre, prima ancora del pronunciamento di merito del Tar, vengano fugate al fine di verificare se l’interesse del Nursind risponda o meno a interessi “particolari” del tutto estranei a quello che dovrebbe essere il ruolo di una corretta associazione sindacale.