Avezzano – Il concerto di musica rock svoltosi ad Avezzano nella suggestiva cornice del Castello Orsini Colonna nella serata di martedì 23 aprile ha lasciato un segno importante, primo tra i quali il messaggio che la stessa organizzatrice, la bravissima Catia Fabbri ha voluto lanciare proprio per questa occasione sulla musica rock, un mix di band, cantanti emergenti in una atmosfera che ha rievocato i più grandi successi dei big del rock e che hanno entusiasmato tante generazioni. Ma particolare attenzione è stata rivolta anche alla performance di conduzione dell’evento curata dal giornalista Daniele Imperiale, che ha saputo interpretare e coniugare un nuovo modo di comunicare e presentare la musica e poi raccontarla. Durante la serata, infatti si è percepita una perfetta armonia sia tra le band e tutti i suoi componenti, che con lo stesso conduttore scelto per l’occasione dalla stessa Fabbri. Imperiale ha rilasciato poi una dichiarazione molto apprezzata nei social e che ha fatto seguito all’evento ossia per raccontare la musica bisogna viverla.
“Ci troviamo sicuramente di fronte alla necessità di attuare dei nuovi format che legano la musica alla comunicazione innovativa – spiega Imperiale in una intervista realizzata da Federico Falcone – ed in effetti le nuove frontiere del giornalismo si abbinano a moltissimi contest, tra cui quello della musica per eccellenza. In questo settore le evoluzioni dei concerti seguono di pari passo una conduzione che deve essere connessa prima con gli artisti e poi con il pubblico in sala. Non possiamo più limitarci ad annunciare una sequenza di brani, tanto che per questo evento – prosegue Imperiale – abbiamo deciso perfino di non comunicare la scaletta, lasciando una interpretazione al pubblico e anche un ruolo alle stesse band che ne hanno introdotto il tema. La musica ha subito evoluzioni a tutti i livelli, interpretativi e tecnologici, e anche la comunicazione deve evolversi. Noi giornalisti dunque per poter raccontare la musica, la dobbiamo vivere, anche nelle fasi che precedono un concerto, come la partecipazione alle prove, come la conoscenza preliminare degli artist entrando nella carica degli stessi artisti, seguendone tensioni, emozioni e capacità espressive. E poi dobbiamo utilizzare un nuovo linguaggio che ci consente di creare dei contenuti per raggiungere il doppio obiettivo: quello della professionalità e quello di saper poi rappresentare con gli annunci preliminari degli eventi, e sia con le recensioni stesse, le vere emozioni che sono state vissute dietro le quinte e nei contest di concerto. Non si può lasciare infatti la comunicazione al caso, anche perchè alcune sfumature, alcune potenzialità e particolarità della musica devono essere raccontate cogliendo particolari aspetti, talvolta insoliti ed esaltando le potenzialità espressive degli artisti. Dobbiamo inoltre tenere conto che durante i concerti, di qualsivoglia natura, o spettacoli di intrattenimento a vario titolo e ruolo, il pubblico stesso entra in una dimensione particolare nella quale permane per il tempo che trascorre con l’ascolto degli artisti. E’ un tempo in cui ci si distacca da tutto il resto e ci si concentra sull’emozione di ciò che si vive in quel momento, e nel raccontare la musica si deve tener conto anche di questo. Del resto – conclude Imperiale – la musica è terapia per l’anima, chi la racconta deve vivere le emozioni altrimenti non si riesce a trasmettere nulla”. Daniele Imperiale, al termine del concerto ha poi voluto dedicare questa sua frase a tutte le band che a fine concerto si sono ritrovate tutte unite sul palco del Castello Orsini-Colonna: “La musica vibra inalterata nel tempo, esalta il cuore, è terapia per l’anima. Sublima da secoli le generazioni che scorrono. La musica è vita che non muore”. @federicofalcone