Avezzano. Il papa benedice la comunità rom di Avezzano: “prego per voi, vi sono vicino, e quando leggo sul giornale una cosa brutta, vi dico la verità, soffro”.
C’era anche una delegazione di rom avezzanesi tra i 500 che nei giorni scorsi si sono dati appuntamento nella sala Regia del Vaticano per una preghiera promossa dalla fondazione Migrantes e dalla Cei. Un incontro storico che ha permesso al centro rom della Caritas diocesana, fondato da don Antonio Sciarra 40 anni fa, di incontrare papa Francesco e di vivere con lui una mattinata carica di emozioni. Ad accompagnarli il presidente della Caritas, don Carmine Di Bernardo, insieme al vice presidente Lidia Di Pietro e a Massimiliano De Foglio, musicista da sempre attivo nel mondo del volontariato e dell’associazionismo cattolico.
Una coppia di sposi, dei giovani da poco battezzati e alcuni bambini hanno abbracciato il papa
A comporre la delegazione dei 16 rom avezzanesi c’erano, tra gli altri, l’artista Bruno Morelli, una coppia di giovani sposi, dei ragazzi che hanno da poco ricevuto i sacramenti e alcuni disabili. Papa Francesco è stato subito accolto dai bambini ai quali ha rivolto parole di dolcezza e affetto. Tutta l’assemblea poi ha intonato la preghiera intervallata da alcuni canti in romanescu che sono stati coordinati dal maestro De Foglio. “È stato un incontro che possiamo definire intimo, ma carico di emozioni”, ha raccontato De Foglio, “ho aiutato a cantare alcuni dei tradizionali canti in romanescu che hanno animato la preghiera voluta da papa Francesco in un clima di vera gioia e fratellanza”. Il momento più emozionante è stato sicuramente quando il pontefice, al termine della preghiera, dopo aver inviato un messaggio carico di speranza ai presenti invitandoli a “lasciarsi dietro il rancore. Il rancore ammala tutto, ammala la famiglia. Ti porta alla vendetta, ma la vendetta io credo che non l’abbiate inventata voi” li ha salutati uno a uno.
Dopo la preghiera con il papa in Vaticano la festa al Divino Amore
A ognuno dei 500 intervenuti Bergoglio ha stretto la mano e fatto una carezza riservandogli parole di stima e di incoraggiamento per il futuro. La delegazione marsicana si è unita nel pomeriggio con quelle provenienti dal resto d’Italia per un secondo momento di festa che si è svolto al santuario della Madonna del Divino Amore dove c’è stata una grande festa per ringraziare insieme il Signore di questo giorno memorabile.