Capistrello. “Come si può svolgere un consiglio comunale senza numero legale? A Capistrello ormai siamo costretti a vedere anche questo” Cosi inizia la nota stampa dei consiglieri di opposizione Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna Rita Mariani e Wilma Stati, in merito alla seduta di Consiglio convocata per oggi nel capoluogo rovetano. “Innanzitutto va detto che l’ordine del giorno prevedeva un solo punto riguardante la delibera di censura per l’uso dello stemma comunale su manifesti di propaganda politica. Non è stata invece inserita l’interrogazione proposta da noi in materia di anti corruzione e che, a norma di regolamento, doveva essere discussa nella prima seduta utile. É evidente che tale interrogazione non è stata inserita all’ordine del giorno in quanto il sindaco non intende rispondere in merito alla bocciatura che l’Anac ha determinato nei confronti del bando di gara per la mensa scolastica”.
“Con la delibera 913/2016”, hanno continuato i consiglieri, “a firma del presidente Raffaele Cantone, infatti, l’Autorità anti corruzione ha censurato l’amministrazione comunale per non aver pienamente rispettato le normativa sulla trasparenza. A questo atteggiamento irrispettoso dell’istituzione consiliare si è aggiunta la gravissima circostanza per cui i lavori del Consiglio sono stati considerati validi in assenza del numero legale. La seduta di Consiglio e la deliberazione votata in aula, dunque, risultano illegittime: faremo valere in ogni sede, a partire dal segretario comunale, la necessità di ripristinare la legalità e il rispetto delle Istituzioni. Consideriamo questo un tentativo davvero maldestro per approvare, pur in assenza del numero legale, il rinvio della discussione sulla pubblicazione di un manifesto di propaganda politica intestato al Comune per attaccare ex amministratori e forze politiche di opposizione. Ormai siamo giunti ad un livello di confusione e illegittimità intollerabile: al Sindaco sono rimasti solo questi mezzucci per tentare di governare un’amministrazione che non governa più. È arrivata l’ora di restituire al paese serenità e legalità”. In tarda mattinata sono arrivate anche le dimissioni di Francesco Bisegna, presidente del consiglio comunale.