Avezzano. Il Comune di Avezzano non risponde al bando regionale per i centri antiviolenza. A denunciare quanto accaduto è la consigliera Lorenza Panei, secondo la quale ci vorrebbe più concretezza e meno teoria per il sostegno alle donne vittime di violenza.
Il 30 settembre scadeva il termine per la presentazione delle domande per accedere ai finanziamenti previsti dalla legge regionale 20 ottobre 2006 per la promozione e il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne maltrattate. Secondo la consigliera Panei, Avezzano, essendo una città di oltre 40mila abitanti, avrebbe dovuto rispondere per ottenere i fondi e tendere una mano alle donne vittime di violenza.
“Preferirei attivarmi come ente, puntando sulla prevenzione e facendo in modo che non si mettessero più panchine rosse”, ha commentato la Panei, “fare iniziative il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e sensibilizzare i cittadini è importante, ma vorrei vedere anche qualcosa di diverso”.
“Se mi si dice che il Comune non riesce a rispondere ad un bando regionale che richiede un locale dove ricevere le donne e attivare uno sportello di ascolto come già viene fatto in altri Comuni della Marsica, sinceramente resto basita”, ha concluso la consigliera, che è anche coordinatrice delle Donne democratiche d’Abruzzo, “non riesco a capire come un Comune del calibro di Avezzano possa non essere sensibile a questo tipo di problema. Oltretutto, sappiamo che Comuni a noi vicini come Tagliacozzo rispondono regolarmente a questo bando. Avezzano, invece, non risponde, perchè non sono stati trovati locali a norma dal punto di vista sismico e quei pochi che c’erano sono stati destinati ad altro. A mio avviso, è una grave carenza per la nostra città”.