Sulla vicenda del passaggio di competenze tra Comune e Provincia interviene con una lettera aperta l’assessore comunale alla Viabilità Roberto Verdecchia.
“C’è da rimanere solamente esterrefatti di alcuni comportamenti posti in essere da personaggi politici del Pdl provinciali”, afferma nella lettera, “lo stupore è ancora più grande se si pensa che tali “”osservazioni”” provengono da Presidente della Provincia dell’Aquila, Dott. Del Corvo Antonio.
Forse è bene ricordare, in via del tutto pacata e riflessiva e per il bene dell’intera comunità marsicana che a seguito del Decreto Presidenziale del 21.09.2010 n. 43, la Provincia dell’Aquila, non appena insediata, questa decideva di esercitare il modo del tutto inadeguato il compito che la Regione Abruzzo illo tempore gli aveva attribuito e con sibillino atto, assegnava i 275 km delle strade fucensi agli ignari Comuni senza averli mai sentiti , ovvero quelli di Avezzano, CELANO, Aielli, Cerchio, Luco dei Marsi, Trasacco e Ortucchio.
Peccato che tale atto non veniva perfezionato, sicché non è produttivo di alcun effetto, forse per mere sviste di qualche dirigente o funzionario e “”non certo”” di qualche politico di turno, (si vuole sperare), visto e considerato che il decreto non veniva ratificato assolutamente nei confronti dei sette comuni interessati che non sono mai entrati in possesso e gestione delle strade fucensi, dove per eventi connessi alla circolazione della strada, ci corre l’obbligo ricordare purtroppo che si seguita a morire perché qualche personaggio dimentica di mettere dei guard rail a difesa dei cittadini che quotidianamente percorrono le strade, che le autovetture ed i mezzi articolati che le percorrono, rimangono di sovente danneggiati per l’incuria delle strade stesse, dove i coltivatori diretti sono quelli che maggiormente rispondono sulla loro pelle e con il loro portafoglio, perché gli altri 500 km di canali irrigui, sono di sovente ostruiti per il lassismo perdurante da decenni.
Questa era, anzi è, lo stato dell’arte.
Ora, va presto detto che nessuno dei due assessori comunali proponenti la delibera, confonde l’arte nobile della politica, con il tecnicismo dell’arte forense espletata dagli oratori nei Tribunali italiani, dove chi parla ed anche chi ascolta è abituato al rispetto della frase “la legge è uguale per tutti” e “tutti siamo uguali davanti alla legge”, ma voler far passare i proponimenti della delibera n. 224 del 27.06.2013 ed ancor di più il Sindaco Dott. Giovanni Di Pangrazio per giustizionalista della politica o ancor di più per defatigatore della stessa, si è davvero lontani anni luce dalla realtà fattuale della vicenda.
Se poi a tutto ciò osserviamo che il Comune di Avezzano con l’attuale Amministrazione, dapprima ha dovuto correggere ed approvare in giunta l’impostazione suggerita dall’ufficio legale anche alla procedente amministrazione che non ha voluto seguire l’iter logico-giuridico segnato e suggerito sapientemente dai dirigenti, per non nuocere a chi aveva erroneamente classificato in modo non idoneo le strade fucensi e quindi per non contrastare il c.d. potere centrale, chi scrive e propone il deliberato ha avuto la forza e la ovvia necessità fattuale di dover correggere le storture della miope politica.
Ma c’è dell’altro. In data 4 luglio c.a. su iniziativa del Presidente del Consiglio di Avezzano, si convocava una conferenza di servizi, ove tutti i partecipanti dei sette Comuni, aderivano a tale soluzione, non tanto politica, ma in specie tecnico-amministrativa, ai fini di stimolare e sollecitare l’amministrazione provinciale a dirimere ogni indugio e fugare ogni dubbio su una situazione che vede penalizzata l’intera marsica.
Come se non bastasse nella commissione consiliare del giorno 8 luglio, dopo l’esposizione della vexata questio da parte dei Presidenti di Commissione e dei relatori proponenti Assessori Gino Di Cicco e Roberto Verdecchia, dopo gli interventi di tutti i componenti su indicazione del capogruppo del PDL cittadino, Lino Cipolloni, il quale suggeriva un ulteriore colloquio con la Provincia e di qui tutta la commissione all’unanimità decideva di rinviare al giorno 11 luglio per avere un colloquio ulteriore con Presidente della Provincia, gli assessori proponenti attivatisi per i giusti canali, di buon ora del mattino successivo, invitati all’incontro con il Dott. Del Corvo, stante l’assenza di questi lasciavano copia degli atti e documenti al personale preposto e previ accordi telefonici con il citato Presidente, rimanevano in attesa di conoscere le determinazioni del caso, finalizzate a produrre con uno sforzo comune attraverso un atto di chiarezza dove questa allo stato non sembra esserci.
Di qui il silenzio stampa. Anzi, udite udite, cosa fa il Presidente della Provincia dell’Aquila, forse piccato di cotanta democrazia, signorilità e spirito nobile, dimenticando quanto aveva inteso sancire con il protocolllo d’intesa del 27.04.2011 giammai ratificato e quindi da considerarsi giuridicamente come = atto inesistente = si duole di chi gli osserva dei suoi errori e cosa ancor più grave, ricorda all’amministrazione provinciale attuale di adeguare le strade fucensi, utilizzando le risorse stanziate per le feste di piazza per l’estate avezzanese.
Bene, caro Presidente Del Corvo, sempre rimanendo nello specifico, senza volerle ricordare le fallacità della sua amministrazione – una per tutte il completamento del Liceo Scientifico – obsoleto da anni ed in eterna via di ricostruzione, dimenticando altresì le sue ””parsimoniose”” sovvenzioni a sagre e feste di comunità; di certo “”eccezionalmente superiori”” alle nostre, dimenticandosi il suo ruolo istituzionale ed i suoi oneri dettati dal protocollo d’intesa sottoscritto illo-tempore, visto e considerato che “troppo tempo è passato”, ci viene da domandarsi se all’art. 3 del protocollo non era la Provincia e quindi Lei che “”con propri fondi e con risorse reperite nell’ambito della programmazione triennale (qualora ci fosse stata) che si impegnava con appositi atti emessi dai dirigenti competenti a concordare con ciascun Comune la quota parte dei singoli interventi.””
Vede Signor Presidente, basterebbe solo ciò a far comprendere all’ignaro lettore come stanno le cose; con molta umiltà l’abbiamo cercata, l’abbiamo voluta incontrare, avremmo voluto condividere con l’Amministrazione che lei rappresenta tali problematiche, ma a fronte della sua strana chiusura, sicuri e fieri del nostro atto amministrativo, la invitiamo pubblicamente, ancora una volta, con la nostra amministrazione e con quella degli altri comuni a risolvere tale problema di tutti, nessuno escluso, dovendo salvaguardare il pubblico interesse della collettività.
La Provincia non può disinteressarsi delle problematiche delle strade fucensi visto il dettato legislativo del testo unico degli enti locali che attribuisce a detto ente la funzione amministrativa che riguardano le strade intercomunali nel settore della viabilità”.