Celano. Commozione, nostalgia, speranza. Sono i tre sentimenti prevalenti che hanno caratterizzato la giornata, da molti definita storica, dedicata agli emigranti che ha vissuto il momento clou con l’inaugurazione dell’artistico monumento dedicato a tutti coloro che “non più e non ancora”. La cerimonia si è svolta nella piazzetta antistante il Castello Piccolomini dove è stato posizionato l’imponente monumento in bronzo, alto circa 4 metri e del peso di 8 quintali. Via hanno preso parte tantissimi celanesi residenti all’estero, tornati per l’occasione, che hanno ricevuto gli onori di casa da parte dell’amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco Settimio Santilli, dal vice On. Filippo Piccone, dal presidente del Consiglio Lisa Carusi, dagli assessori comunali Ezio Ciciotti e Domenico Fidanza, dai consiglieri comunali Maria Antonietta Zaurrini, Toni Di Renzo e Cinzia Contestabile. L’emozionate giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa al castello ed è proseguita poi con una suggestiva sfilata dei gonfaloni e dei vessilli nazionali portati dai componenti della sezione comunale degli Alpini. Prima degli interventi di rito lo “svelamento” del monumento, seguito da una semplice ma esauriente illustrazione dell’opera dell’artista Silvio Mastrodascio (abruzzese ed emigrante) da parte del giornalista Domenico Ranieri e la rituale benedizione del parroco don Claudio Ranieri. Gli interventi sono stati effettuati dal sindaco Settimio Santilli che ha pronunciato parole di sincero e profondo ringraziamento per i tanti celanesi sparsi nel mondo, che con la loro opera laboriosa tengono alto il buon nome della nostra Città, senza mai dimenticare le loro origini, portando Celano sempre nel loro cuore. E’ stata poi la volta di Eligio Paris, fresco di nomina d Ambasciatore degli abruzzesi nel mondo, che ha ripercorso le tappe che hanno portato dapprima alla costituzione dell’Acem, l’associazione per i celanesi emigrati nel mondo, e poi alla realizzazione dell’importate monumento che deve testimoniare la vicinanza di Celano ai tanti concittadini residenti all’estero. Il Maestro Nazzareno Carusi, affermato pianista a livello internazionale, ha menzionato, con emozione, l’altro monumento in via Fontegrande per evidenziare lo spirito dell’artista a voler realizzare un’opera che raffigurasse il significato dell’emigrazione. Un breve saluto anche dall’ex Presidente della provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo e dall’attuale Presidente Antonio De Crescentis che ha anticipato come cercherà di promuovere anche in altri Comuni della provincia aquilana la bella e significativa iniziativa di Celano per i suoi emigrati. Americo Belviso, che ha suggerito all’amministrazione comunale di attivare iniziative per favorire la conoscenza di Celano e dell’Italia da parte dei giovani figli di emigrati. L’on. Filippo Piccone nel suo intervento di chiusura della bella manifestazione ha sviluppato i temi dell’emigrazione ponendo in evidenza come l’attuale fenomeno sia ben diverso da quello che ha coinvolto intere generazioni di italiani in cerca di una vita migliore all’estero. E come il monumento all’emigrante possa rappresentare un punto di partenza per una nuova testimonianza della vicinanza di Celano ai residenti all’estero, custodi di tradizioni e consuetudini che andrebbero rivalutate e meglio conservate.