Tagliacozzo. Tre giorni di profonda fede, commozione e grande partecipazione comunitaria hanno scandito la Peregrinatio delle reliquie di san Francesco d’Assisi a Tagliacozzo. Un evento che ha toccato il cuore della città e rafforzato il legame spirituale con il Santo di Assisi, Patrono d’Italia.
Il prezioso busto reliquiario, contenente una porzione delle ceneri e un frammento del saio del Poverello, è giunto lunedì 7 luglio, scortato dai Vigili Urbani e dal portitore fra Francesco Di Salvatore. Ad accoglierlo ufficialmente, presso il municipio, il sindaco Vincenzo Giovagnorio, che ha guidato poi il corteo in processione solenne verso la chiesa di San Francesco, dove il rettore fra Attilio Terenzio ha predisposto l’esposizione delle reliquie.
A dare avvio alla tre giorni, la celebrazione della santa messa presieduta da don Giovanni Venti, vicario generale della diocesi di Avezzano, concelebrata con il rettore e animata dalla partecipazione delle autorità civili, religiose e di numerose confraternite e associazioni del territorio.
La sera dello stesso giorno, la veglia di preghiera animata dall’Ordine francescano secolare (Ofs) di Tagliacozzo, insieme alle fraternità di Avezzano, Celano e Balsorano e atre, ha rappresentato uno dei momenti più intensi: la comunità si è stretta attorno alle reliquie in un clima di raccoglimento, canto e preghiera, segno di un’identità francescana viva e condivisa.
Il secondo giorno, martedì 8 luglio, le reliquie sono state traslate al monastero dei santi Cosma e Damiano, per l’incontro con le monache benedettine. Nel pomeriggio, il busto è stato portato nel presidio ospedaliero “Umberto I” per la visita ai reparti e un momento di benedizione con i malati, accompagnato dal cappellano padre Basilio.
Oggi, mercoledì 9 luglio, la peregrinazione prosegue verso Celano, dove san Francesco è legato alla memoria del beato Tommaso, suo compagno e primo biografo. La tappa tagliacozzana si chiude così con un bilancio di grande coinvolgimento: le foto raccontano molto, ma non bastano a restituire la commozione, la gioia e il senso di fraternità vissuto.
Un passaggio che lascia il segno, nel cammino spirituale che condurrà l’Abruzzo all’offerta dell’olio votivo ad Assisi, il prossimo 4 ottobre, e che anticipa l’anno dell’ottavo centenario della morte del Santo. Francesco, ieri come oggi, continua a parlare al cuore delle comunità.