Avezzano. Commercianti morosi con i rubinetti a secco: il Cam, nel solco della mission di risanamento dei conti, mette i primi sigilli ai contatori delle attività non in regola con il pagamento del servizio. Scaduto l’ultimatum diretto alle prime fila dei debitori di Avezzano, 30 utenze non domestiche con debito tra i mille e i 10mila euro, la nuova governance della società di gestione del ciclo idrico integrato della Marsica (Presidente, Paola Attili, Amministratore delegato, Giuseppe Venturini, Consigliere di gestione, Armando Floris), ha dato il là alla stagione della tolleranza zero contro i “furbetti” dell’acqua. Così alla scadenza dell’ingiunzione a mettersi in regola, comunque raccolto dalla gran parte dei morosi che hanno iniziato a saldare i debiti, gli operatori commerciali rimasti sordi alle sollecitazioni del Consorzio Acquedottistico Marsicano hanno visto “sfumare” la fornitura di acqua. Gli addetti al distacco della società, infatti, hanno già chiuso i contatori alle prime cinque attività commerciali ubicate in pieno centro cittadino tra via Corradini, via Roma, via Monsignor Bagnoli e via Fucino. Intanto il tempo sta per scadere per i 200 operatori marsicani raggiunti dalla seconda tranche di solleciti, mentre sono partite altre 500 lettere di sollecito verso il grosso dei super morosi. “Il risanamento dei conti”, scandisce il presidente del Cam, Paola Attili, “non ammette deroghe per nessuno”. In quest’ottica di ragionamento, dopo aver messo alle strette la Regione Lazio, il consiglio di gestione del Cam ha dato il via alla mega campagna di recupero credito a partire dalle 3.000 utenze non domestiche attive con un debito complessivo di oltre 3milioni di euro. L’azione del Consorzio, ovviamente, sarà poi ampliata a tutte le posizioni irregolari: per debellare quel fenomeno intollerabile, sia sotto il profilo economico che etico, infatti, il Cam busserà alle porte dei titolari delle attività commerciali chiuse e poi delle utenze domestiche. Obiettivo della nuova governance del Cam: arrivare fino in fondo nella battaglia campale mirata a mettere all’angolo i furbetti dell’acqua, per dar vita a un sistema idrico integrato efficiente, efficace, equo e solidale.