Avezzano. Atmosfera di grande commozione nel giorno del ricordo del generale Antonio Gandin: Comune e Unuci hanno organizzato una toccante cerimonia, in due fasi, per rendere onore al generale avezzanese assassinato dai tedeschi a Cefalonia il 24 settembre del 1943. Prima le autorità civili e militari, con in testa il vicesindaco, Domenico Di Berardino, il presidente dell’Unuci, 1° capitano, Floriano Maddalena, e la nipote di Gandin, Maria Cristina, hanno svelato una targa commemorativa davanti alla sede della polizia locale a Borgo Pineta, poi, nella sala consiliare del Comune, il generale di divisione, Vero Fazio, ha raccontato i dettagli della battaglia nell’isola greca, le tappe della tragica uccisione degli italiani, descrivendo il contesto storico- politico in cui sono avvenuti i fatti.
Il racconto del generale di divisione ha avuto momenti di profonda commozione. “Gandin”, ha sottolineato Fazio, “ha preso decisioni dolorose dopo aver cercato in tutti i modi di salvare i suoi uomini. L’unità della Nazione è stata rappresentata dall’estremo sacrificio suo e degli ufficiali che sono andati dinanzi al plotone d’esecuzione cantando l’Inno del Piave”. Sulla stessa lunghezza d’onda il tenente colonnello, Francesco Maria Sabatini, che ha definito Gandin “un Eroe nazionale e nostro concittadino, la cui vicenda si racconta a livello internazionale”. Tutti uniti, al termine della mattinata e a 78 anni dall’uccisione, in un applauso significativo per una storia che potrà trasmettere qualcosa di importante alle giovani generazioni, anche rendendo onore ad un avezzanese capace di affrontare la più ingiusta delle prove gridando “evviva l’Italia, evviva il tricolore”. Alla cerimonia hanno partecipato i consiglieri comunali Maurizio Seritti e Concetta Balsorio e numerosi rappresentanti dell’Unuci.