Un video riassuntivo sulla propria pagina Facebook, dove il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi ha spiegato in modo molto sintetico i problemi trattati durante la riunione con il comitato ristretto dei sindaci, dalle scuole alla comunicazione.
“Abbiamo affrontato tematiche molto importanti anche con i vertici della Asl e cercheremo di potenziare il ruolo di medici dei base, in quanto nel contatto con gli assistiti, possono essere fondamentali per il tracciamento dei contagiati”, continua Biondi, “nel pomeriggio ho incontrato i vertici delle scuole e in tarda serata i rappresentanti del Consiglio e della Giunta dell’Aquila. Sulle scuole, aspetteremo questo fine settimana per valutare di veicolare le ultime classi delle superiori verso una didattica a distanza”, spiega, “I trasporti locali, specie quelli della città dell’Aquila, hanno protocolli che garantiscono un contagio 0, ma non siamo sicuri riguardo le fermate o altri luoghi di incontro. Un ragazzo positivo a scuola genera molti più contatti rispetto a una persona più adulta che ha meno frequentazioni, per cui è potenzialmente un veicolo di contagio più elevato”.
Il sindaco insiste molto sul tema della comunicazione sulle normative sanitarie in relazione ai casi Covid, per cui sui nuovi termini di isolamento e prevenzione, in quanto, seguendo queste norme, bisogna evitare la corsa frenetica al tampone: “Abbiamo affrontato molto il tema della comunicazione: bisogna fare chiarezza sulle misure in relazione alla tipologia di casi che sono riassunti in una circolare del Ministero della salute del 12 ottobre”, continua, “Ho chiesto che venga spiegata bene questa circolare verso tutti gli assistiti dei medici di base per frenare la rincorsa ai test fai da te”. Conclude, “Anche consiglio comunale dell’Aquila, abbiamo deciso di coordinare un’unica massa critica, al di là delle appartenenze politiche per difendere la città dell’Aquila”.
Neanche una parola quindi sui problemi della Asl1 e della sanità marsicana che i vari sindaci locali hanno sottolineato essere in ginocchio. L’ospedale di Avezzano ha solo 4 posti Covid e per questo motivo due giorni fa una paziente sintomatica di 80 anni è morta dentro l’ambulanza. C’è carenza di personale e lunghe attese per i tamponi. Si necessita celere che qualcuno prenda effettivamente in mano la situazione per gestire al meglio l’emergenza che l’entroterra abruzzese sta vivendo.