Il doppio mento è un problema estetico di eccessiva flaccidità o accumulo di grasso che si forma proprio sotto il mento alternando il confine tra collo e mento. Può colpire sia uomini che donne.
Fortunatamente, come ci spiegano i migliori specialisti di medicina estetica di Avezzano della Clinica MarianettiMED, sia la medicina che la chirurgia estetica hanno trattamenti molto diversi per farlo scomparire.
La chiave del successo, sì, è determinare l’origine del problema, poiché il doppio mento può essere genetico, dovuto ad un anomalo accumulo di grasso o rispondere ad alterazioni delle strutture cervicali interne.
Doppio mento, cos’è e cosa lo causa?
Il doppio mento, popolarmente noto come “pappagorgia”, ci spiega il Dott. Tito Marianetti di MarianettiMED “è un accumulo di grasso sotto il mento che si estende a gran parte del collo”.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare continua lo specialista “questo disagio non è sempre correlato al sovrappeso: altri fattori, come la genetica e l’invecchiamento, possono influenzare lo sviluppo del cosiddetto doppio mento. Infatti, è proprio quest’ultimo aspetto ad aumentare la probabilità e la gravità di un doppio mento”.
I fattori genetici sono quindi determinanti per l’accumulo di cellule adipose in questa zona del corpo.
Questo quadro multifattoriale richiede una diagnosi precisa per determinare il trattamento più appropriato. Pertanto, è necessario scoprire cosa causa il doppio mento e se coesistono altri fattori.
In questo senso, è prioritario comprendere se la sua formazione è dovuta ad un accumulo di grasso, se c’è tensione nelle fasce platismatiche, se c’è cedimenti della pelle e/o dei muscoli del collo, o se la sua presenza è dovuta alla mancanza di sviluppo della mascella, che rende l’angolo del collo poco marcato.
Il doppio mento rende sfocato il contorno ovale, diventando un problema estetico che può aumentare con la vecchiaia: “con l’età, la pelle del collo finisce per cedere e può causare questo strato di grasso” conclude Marianetti.
Al giorno d’oggi, esistono terapie molto varie per correggere efficacemente il doppio mento. In alcuni casi la soluzione è medica, in altri è necessario ricorrere a qualche tipo di intervento chirurgico.
I TRATTAMENTI NON CHIRURGICI PIU’ EFFICACI PER DIRE ADDIO AL DOPPIO MENTO
Endolight Lift
Primo tra le procedure non invasive troviamo l’endolifting con il laser a fibra ottica Endolight Lift: “è un trattamento che, applicato sul collo, riduce l’antiestetico doppio mento eliminando il grasso localizzato, ritrae i tessuti sottocutanei, migliora la flaccidità della zona aumentando la sintesi del proprio collagene” spiega la Dottoressa Cristiana Bianca sempre della clinica MarianettiMED.
E’ un trattamento minimamente invasivo per rassodare e ricompattare la pelle, con risultati simili a un lifting ma senza la necessità di passare dalla sala operatoria.
Il trattamento consiste nell’introduzione sottocutanea di un laser a fibra ottica sottile, che produce micro-bruciature che stimolano una riparazione fibrosa che sarà responsabile dell’effetto compattante. Avrà inoltre la capacità di liquefare parte delle cellule adipose presenti.
Gli effetti dell’endolifting, spiega la specialista di medicina estetica, “sono la riduzione del grasso sul collo, la ritenzione della pelle nella zona trattata e il miglioramento del tono e della luminosità della pelle”.
I risultati sopra citati si ottengono attraverso l’introduzione, senza incisioni, della microfibra ottica per via sottocutanea, che genererà un percorso sottocutaneo per stimolare la produzione di collagene e un effetto lifting dovuto alla retrazione della pelle.
Ultraformer – Ultrasuoni microfocaizzati e macrofocalizzati
Il secondo trattamento ideale per la tanto temuta “pappagorgia”, lo vediamo insieme alla Dott.ssa Francesca De Angelis: è la tecnologia Ultraformer, che viene utilizzata per ripristinare la compattezza della pelle del viso e del corpo.
Questo trattamento, spiega la specialista “combina ultrasuoni microfocalizzati, che trattano il rilassamento cutaneo, e ultrasuoni macrofocalizzati, adatti per il grasso localizzato”. Nel corso degli anni, continua “la pelle perde gradualmente collagene ed elastina: con questo, la compattezza e l’elasticità della pelle iniziano a risentirne. E così sorgono la flaccidità e il temuto doppio mento”.
Ultraformer è in grado di generare un calore di 65,4ºC nell’area trattata, provocando microlesioni nella regione, che stimolano la produzione di collagene.
Questa tecnologia innovativa si differenzia perché raggiunge la cosiddetta fascia muscolare. Con questa portata al muscolo, che porta a microlesioni locali, i risultati sono molto più accurati.
I TRATTAMENTI CHIRURGICI PER ELIMINARE IL DOPPIO MENTO
In aggiunta alle soluzioni più soft appena elencate, è possibile valutare anche percorsi d’urto che passano per il lettino operatorio:
Mini-liposuzione del sottomento
La soluzione più conosciuta in chirurgia estetica per correggere il doppio mento è sicuramente la mini-liposuzione, una tecnica chirurgica minimamente invasiva e altamente efficace che ci permette di eliminare il grasso localizzato dalla regione sottomentoniera e con esso di poter definire il collo e la linea mandibolare, donando un aspetto più giovane e snello.
Il candidato ideale per questo intervento, ci spiega sempre il chirurgo plastico De Angelis, “è colui che ha grasso localizzato nell’area sotto mentoniera con una buona qualità della pelle. Uno studio personalizzato di ogni caso è importante per poter indicare se il paziente è idoneo al trattamento”.
Ecco che è quindi fondamentale scegliere delle strutture e degli specialisti altamente qualificati che valutino il caso e personalizzino il trattamento.
La tecnica, delucida la specialista della beauty clinic di Avezzano, è semplice: “breve (30 minuti circa) e molto efficace: può essere eseguito in anestesia locale e non lascia cicatrici visibili”.
Dopo il trattamento, deve essere applicata una benda compressiva, che il paziente deve indossare per una settimana il più a lungo possibile. Questo è forse l’aspetto più scomodo del postoperatorio, poiché l’intervento in sé non è doloroso di per sé né nei giorni successivi.
Genioplastica (mentoplastica)
Come abbiamo delucidato all’inizio, è necessario approfondire l’origine del doppio mento: quando lo stesso è dato da un deficit del mento, che appare piccolo e retruso, l’intervento di genioplastica additiva è la strada da seguire secondo il Dott. Tito Marianetti, maxillo facciale: “attraverso questa procedura è possibile modificare la forma, la posizione o le dimensioni del mento”.
L’intervento avviene tramite una osteotomia particolare: “l’osso viene fatto “scivolare” in avanti e il mento viene portato quindi in una posizione più avanzata; Il tutto è fissato con speciali placche in titanio”. La procedura, in questo caso, consiste nell’effettuare quindi un taglio nella mandibola con approccio intraorale. L’obiettivo è quello di far avanzare il mento, per poi fissarlo nella posizione esatta con materiali per osteosintesi.
E’ un intervento minimamente invasivo in anestesia generale, che richiede una degenza di una notte. La mentoplastica permette di direi addio in maniera definitiva al mento sfuggente e al conseguente doppio mento, recuperando l’armonia di viso e collo.