Avezzano. Nella giornata di venerdì il comandante interregionale Ogaden, generale di divisione Adolfo Fischione, ha fatto visita ai carabinieri del comando provinciale di L’Aquila.
Il generale Fischione ha voluto portare la solidarietà dell’Arma dei Carabinieri all’appuntato scelto Vito La Mendola, ricoverato all’ospedale San Salvatore del capoluogo. Il militare, in forza al radiomobile di Avezzano, giovedì sera era stato ferito da un cittadino domenicano nel tentativo di riportarlo alla calma mentre inveiva contro alcuni passanti. L’appuntato ha riportato una frattura scomposta del setto nasale e del seno mascellare destro, mentre altri due colleghi intervenuti sono rimasti feriti con prognosi di 15 e 3 giorni.
Il primario del reparto di chirurgia maxillo facciale Tommaso Cutilli ha informato il generale Fischione circa le condizioni del militare, che a breve sarà operato.
Intanto l’arresto del dominicano per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari di Avezzano Daria Lombardi. Il giudice ha disposto nei confronti dello straniero la custodia cautelare in carcere e la sospensione del reddito di cittadinanza, così come previsto dalla legge in caso di applicazione di misure cautelari personali.
Messaggi di solidarietà nei confronti dei militari feriti sono arrivati dal commissario straordinario del comune di Avezzano Mauro Passerotti, dal sindaco di Celano Settimio Santilli e da numerosi appartenenti agli organi di stampa. Molte le telefonate giunte al 112 da parte di cittadini che hanno chiesto informazioni sulle condizioni del militare ricoverato, esprimendo vicinanza all’Arma dei Carabinieri.
Nel corso della giornata, il generale Fischione ha salutato una rappresentanza di ogni specialità dell’Arma della provincia. Successivamente ha incontrato il cardinale Giuseppe Petrocchi, il presidente della regione Marco Marsilio, il prefetto Cinzia Teresa Torraco, il presidente della corte d’appello Fabrizia Ida Franca Bandera, il presidente del tribunale Ciro Riviezzo e il procuratore distrettuale antimafia Michele Renzo.