Canistro. Entrano nello stabilimento della Santa Croce di Canistro spaccando i lucchetti e forzando le serrature della porta. Ma vengono assolti in appello perché non nessuno ha denunciato il fatto. Si tratta di due romeni, Pelin Mihai e Rosca Mihaita, difesi dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.
Avevano prelevato i cavi e i tubi di rame di varie dimensioni, per un totale di circa tre quintali. Avevano poi caricato la merce su una Fiat Punto ed erano fuggiti. Dopo le indagini erano finiti nei guai ed erano stati denunciati dai carabinieri con l’accusa di furto aggravato. E’ un reato perseguibile d’ufficio. In appello la difesa è riuscita a far derubricare il reato che ha perso le aggravanti. Per tale motivo, con il reato di furto, è necessaria una querela, che non c’era stata.
Così sono stati assolti. In primo grado c’era stata una sentenza di condanna alla pena di sei mesi di reclusione per l’episodio avvenuto nel 2015, mentre la Corte d’Appello dell’Aquila, senza più aggravanti, li ha assolti.