Avezzano. Luigi Antidormi è salvo ancora una volta. Il 33enne di Celano, fermato l’altra sera a un posto di blocco dei carabinieri all’uscita del casello di Magliano (nonostante le prescrizioni previste dal suo status di sorvegliato speciale gli vietassero l’allontanamento dal Comune di residenza) è tornato libero, stavolta probabilmente grazie a una disposizione della Corte europea. A poche ore dall’arresto, il celanese accusato dell’omicidio del 15enne Marco Zaurrini investito a maggio del 2015, è di nuovo a piede libero.
Il pubblico ministero Guido Cocco aveva chiesto la misura cautelare in carcere, ma il giudice per le indagini preliminari Francesca Proietti ha rigettato l’istanza del pm. Ciò sarebbe stato deciso sulla base dell’illegittimità della normativa sulla sorveglianza speciale sollevata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu). Secondo Strasburgo questa legge italiana è troppo generica e indeterminata proprio in relazione alle prescrizioni. Una delle prescrizioni a cui era sottoposto Antidormi era proprio quella di divieto di allontanamento da Celano. Il giudice ha quindi accolto l’istanza dei difensori dell’arrestato Luca e Pasquale Motta e dopo la convalida di arresto ha rimesso in libertà il giovane con diversi precedenti di polizia alle spalle.