Avezzano. All’orario di chiusura si presenta, armato di coltello e travisato con una “bandana”, alle casse del supermercato “COOP” di S.Pelino di Avezzano e si impossessa di poco meno di 1.800 euro: scatta il “piano antirapina” dei Carabinieri e viene quasi subito bloccato e arrestato. Siamo all’ora della chiusura antimeridiana di oggi. Un giovane con il volto travisato con una “bandana” e armato di un coltello da cucina, fa irruzione all’interno del supermercato dove, ancora, si sta attardando un cliente mentre i “cassieri” stanno provvedendo alle operazioni di chiusura. Con la minaccia del coltello il rapinatore si fa consegnare il contante contenuto all’interno di una sola “cassa”; si vede che ha fretta tanto che si dilegua immediatamente. Viene dato l’allarme e sul posto si recano Carabinieri e Polizia. Il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano, immediatamente avviavano tutte le connesse attività info-investigative e, in tale contesto, riuscivano ad acquisire precise indicazioni circa il mezzo, una Opel Corsa, con cui il rapinatore si era dileguato. Ovviamente tali indicazioni venivano diramate a tutti gli equipaggi che, nell’ambito di un mirato “piano antirapina” dell’Arma dei Carabinieri, avevano già adeguatamente “cinturato” l’intero territorio marsicano. Le informazioni sul mezzo e la descrizione del soggetto, ivi compresi gli indumenti indossati, facevano focalizzare i militari della Stazione Carabinieri di Cerchio, anche grazie alla perfetta conoscenza del territorio, su un soggetto del luogo. Tale intuizione si dimostrava subito aderente alla realtà tanto che, poco dopo, l’autovettura in argomento veniva “bloccata” al casello autostradale di Aielli/Celano dove i citati militati si erano posizionati ipotizzando che la stessa, così come poi avvenuto, potesse far rientro in Cerchio. Sul posto, convergeva, quindi, anche personale dell’Aliquota Operativa. È bastato poco per capire che si trattasse del “rapinatore” che poco prima aveva perpetrato la rapina al supermercato Coop. Infatti, oltre alla descrizione somatica e alla corrispondenza circa gli indumenti indossati, a bordo dell’autovettura veniva rinvenuta la “bandana” utilizzata per il travisamento e il coltello impugnato per minacciare le vittime. Ma, fra l’altro, veniva anche rinvenuta parte della refurtiva pari a oltre 600 euro, chiaramente restituita agli aventi diritto mentre si stanno svolgendo accurati approfondimenti investigativi per comprendere dove il resto del maltolto è stato occultato. A seguito del perfetto “gioco di squadra” posto in essere dai Carabinieri, il rapinatore, D.A. di 32 anni di Cerchio, veniva tratto in arresto, per “rapina aggravata” ed associato presso la Casa Circondariale di Avezzano a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, titolare del relativo procedimento penale.