Luco dei Marsi. Colpi di pistola al posto di blocco contro un’auto che non si era fermata. Nel corso del processo a carico di cinque forestali, che si è tenuto al tribunale di Avezzano, sono stati ascoltati i carabinieri intervenuti dopo l’episodio. In particolare, il giudice ha ascoltato il comandante del nucleo operativo Marco Mascolo e un altro militare. Il colpo di pistola che aveva raggiunto l’auto durante un posto di blocco era stato esploso a Luco dei Marsi contro un’auto che non si era fermata. Sotto accusa per tentato omicidio e falso un forestale, colui che avrebbe sparato, mentre cinque colleghi devono rispondere di falso materiale e ideologico.
L’episodio risale al 12 maggio del 2012 quando un automobilista di 20 anni, alla guida di una Golf Volkswagen, non si fermò all’alt della Forestale e proseguì nella corsa. Secondo l’accusa vennero sparati due colpi con la sua pistola Beretta calibro 9 contro la parte posteriore del veicolo da quattro e nove metri di distanza. Gli altri agenti sono nei guai per «aver formato atti parzialmente falsi diretti all’autorità giudiziaria, sottoscrivendoli come verbalizzanti». Il difensore è l’avvocato Antonio Milo e il processo è stato rinviato a ottobre 2018. In sostanza, avrebbero dichiarato che i due colpi esplosi dal collega sarebbero stati indirizzati rispettivamente in aria e nella parte bassa dell’auto per colpire gli pneumatici. Per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni Ciocci, difeso dall’avvocato Eleuterio Simonelli, è stato assolto con sentenza passata in giudicato.