Avezzano. E’ stata trovata da un componente della commissione con i codici civile e penale commentati sul banco durante la prova scritta ed è stata esclusa dal concorso per magistrato. Ora non potrà presentarsi mai più ai successivi concorsi, ma R.M. ora però ha avanzato un ricorso al Tar per contestare quella che ritiene una vera ingiustizia perché, a suo dire, quei testi erano stati autorizzati la settimana precedente. Se il suo ricorso non sarà accolto, l’aspirante magistrato dovrà rinunciare alla carriere per la quale ha studiato tanti anni e per cui ha investito una parte della sua vita. L’udienza si terrà domani davanti al Tar del Lazio contro il Ministero della Giustizia, sezione Concorsi. Il legale dell’avezzanese, Aldo Lucarelli, ha contestato una esclusione senza apparente giusto motivo dal concorso per 365 posti da magistrato ordinario che si è tenuto lo scorso giugno. La vicenda riguarda infatti l’esclusione dovuta a un presunto broglio contestato. Durante l’esame, nel corso dei controlli, un componente della commissione, girando nella sala, ha trovato sul banco materiale non autorizzato. Si tratta del codice civile e del codice penale commentati, Secondo la difesa della ragazza, però, quel materiale era formato proprio dai testi che erano stati depositati la settimana precedente nella sede del concorso e che avevano quindi già superato il controllo per l’introduzione. La vicenda ha fatto quindi molto scalpore in quanto il Ministero sembra voler perseguire la strada dura, irrogando la sanzione della esclusione con impossibilità di ammissione a futuri concorsi, sebbene la concorrente potrebbe non aver di fatto commesso alcuna infrazione. Il concorso per il posto da magistrato prevedeva due prove, una scritta e una orale. La prova scritta consisteva nella produzione di tre elaborati su diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. A quel punto la giovane di Avezzano avrebbe potuto sostenere la prova orale su diritto civile, costituzionale e tributario per passare a un colloquio su una lingua straniera. Tutto ciò non le è stato possibile. Ora sarà il Tribunale amministrativo a valutare la vicenda e a verificare la possibilità di sospendere l’esclusione.