Tagliacozzo. E’ caos per il rinnovo dell’esenzione ticket all’ospedale di Tagliacozzo. A causa delle file interminabili si sono creati momenti di tensione, ma dalla Asl di dicono pronti a risolvere il problema. Il 31 marzo di ogni anno scade il certificato di esenzione alle spese sanitarie per coloro che ne hanno diritto per motivi di reddito. Di conseguenza, i primi giorni di aprile gli sportelli ticket dell’ospedale sono affollati per la richiesta del rinnovo. Quest’anno, però, sembra che gli impiegati dell’ospedale Umberto I abbiano improntato una differente fascia oraria di lavoro rispetto all’anno precedente, passando da cinque giorni a settimana a solamente tre, con orario di accoglienza dalle 10 alle 12. Tutto ciò ha creato un aumento delle code alla cassa, con lamentele e nervosismo, specie se si considera che non è presente nemmeno il classico enumeratore di coda. Gli utenti, costretti a tornare più volte alle casse, rivendicano una maggiore organizzazione e un maggior servizio.
“Vengo da Magliano e sono due volte che faccio avanti e dietro perché trovo una fila enorme”, protesta una utente in fila, “non si può continuare in questo modo. “Mia madre è di Tagliacozzo”, esclama una giovane, “e in quanto impossibilitata per l’età a fare queste file, mi occupo io di queste incombenze al posto suo. Vengo da Roma, dove le file sono anche maggiori rispetto a qui, ma perlomeno c’è più organizzazione e c’è il numero per rispettare la fila”.
Il direttore sanitario, Annamaria Franchi spiega che “anche se al pubblico non è trasparente, gli impiegati che sono agli sportelli non hanno solo la mansione di rinnovo dell’esenzione 01 o 02, di conseguenza il limite orario imposto quest’anno è in fase di sperimentazione per consentire alle persone che lavorano di svolgere anche gli altri lavori di amministrazione all’interno dell’ospedale. Per quanto riguarda i numeri di coda”, aggiunge, “ancora non li abbiamo inseriti, per combattere la furbizia di qualcuno che potrebbe ritirarlo presso lo sportello dei medici di base che hanno lo studio affianco alle casse, creando ulteriori discussioni”.
Un’impiegata allo sportello sottolinea come l’altro giorno sia “rimasta a lavoro per ben due ore oltre l’orario prestabilito”. “Anche se è indicato mezzogiorno come orario di chiusura”, spiega l’addetta allo sportello mostrando l’ultima scheda di rinnovo effettuata il 9 aprile alle 13.52″, “mi sono sempre resa fin troppo disponibile per il pubblico. Ho anche numerosi altri lavori da terminare e, per quello che posso, cerco di fare il mio meglio. L’anno scorso c’erano dei numeri di coda fatti a mano ed era molto peggio. Sicuramente un enumeratore è necessario, ma perlomeno deve essere diverso da quello esposto dagli sportelli dei medici di base qui affianco”. La responsabile sanitaria ha promesso l’istallazione di un enumeratore di coda che potrebbe far tornare un po’ di tranquillità sia alle persone, sia alle impiegate”. Raffaele Castiglione Morelli