Oricola. Non si ferma la protesta degli operai dello stabilimento marsicano della Coca Cola. Dopo i primi scioperi di novembre ieri un gruppo di lavoratori è tornato a incrociare le braccia davanti i cancelli del sito di Oricola. L’input è partito dalla Flaica Cub Roma che, alla luce di quanto previsto dai piani di riorganizzazione messi in campo dall’azienda, vuole sensibilizzare tutti i dipendenti che rischiano il posto di lavoro. “E’ assurdo”, ha spiegato Giancarlo Desiderati, segretario provinciale della Flaica Cub Roma, “che la Coca Cola, dopo aver beneficiato in Abruzzo di tutte le agevolazioni fiscali possibili, a cominciare dall’uso gratuito delle risorse idriche, ora a fronte di un lieve calo degli utili, si rifaccia sulla pelle dei lavoratori. La multinazionale per fronteggiare la crisi non trova strada più semplice da percorrere che quella di penalizzare i propri dipendenti attraverso una riorganizzazione del personale”. Per questi motivi il sindacato ha detto no alla possibile costituzione di una cooperativa dove far confluire i dipendenti, e ha promosso uno sciopero a Roma davanti al Colosseo: “No Coca Cola Day”