Avezzano. “La Regione ha messo in atto una grave discriminazione tra gli studenti dell’Università di Chieti e Teramo e quelli dell’università dell’Aquila in merito alla ripartizione dei fondi statali per le borse di studio”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Giorgio Fedele (M5S) che ha chiesto l’inserimento del punto all’ordine del giorno della commissione vigilanza, tenutasi ieri, con le audizioni dei componenti il CDA e del Presidente ADSU, di una rappresentanza degli studenti e dell’assessore competente.
“Mentre le prime due hanno ricevuto almeno una parte delle risorse necessarie, L’Aquila è rimasta fuori dalla ripartizione”, ha continuato Fedele, “ho voluto portare la questione all’interno della commissione vigilanza per avere risposte chiare dall’Assessore Fioretti, spiegazioni però che non sono arrivate. L’assessore infatti ha difeso l’operato del proprio dipartimento e la correttezza della scelta fatta in maniera tanto ostinata quanto inopportuna. Come se, il problema creato a centinai di studenti dell’UnivAQ, che non prenderanno un euro, non fosse un suo problema. La realtà emersa dai lavori della commissione vigilanza e dalle risultanze documentali è invece diametralmente opposta. E’ proprio a causa di un errore di questa Giunta se, tanti ragazzi iscritti all’Università dell’Aquila, non vedranno tutelato il loro diritto allo studio.
Un fatto gravissimo a cui la stessa Giunta, dopo essersi resa conto dell’errore, ha provato a rimediare con una nuova assegnazione di fondi per i quali però si dovrà attendere la riprogrammazione che a oggi è solo sulla carta. Questo intervento però rischia di arrivare tardi, lasciando in balia dell’incertezza il futuro universitario di tanti studenti dell’Ateneo aquilano e di tutto il tessuto economico territoriale legato all’università” “I soldi – incalza Fedele – nella migliore delle ipotesi, arriveranno nelle tasche degli studenti non prima di giugno o luglio, ma molto probabilmente si dovrà attendere anche oltre. Ci troviamo davanti ad una disparità di trattamento inaccettabile a danno degli iscritti all’ateneo aquilano rispetto alle altre università abruzzesi che, invece, hanno ottenuto la giusta ripartizione dei fondi statali a disposizione potendo così far scorrere le graduatorie.
Quello che forse l’assessore Fioretti non ha capito è che la gravità dell’errore commesso, sempre che di errore si tratti, sta nel fatto che le borse di studio non sono erogate a studenti qualsiasi, ma proprio a quelli che hanno delle difficoltà oggettive a provvedere alle spese per l’istruzione e che quindi rischiano di vedere il proprio futuro interrotto per la leggerezza di una Giunta che dimostra, ancora una volta, di non avere a cuore i cittadini abruzzesi, soprattutto quelli più in difficoltà. Ora è il momento di sbrigarsi per sanare l’errore, per questo ho chiesto alla Giunta di provvedere immediatamente alla liquidazione della somma prevista senza attendere le lungaggini di una riprogrammazione. Mi auguro che l’interessamento della maggioranza sia totale, a partire dal Presidente Marsilio, a differenza di quanto hanno dimostrato oggi non presentandosi alla commissione e lasciando “solo” sul banco degli auditi l’assessore Fioretti.
Questo problema, voglio ricordare a tutto il centro destra, non è solo dell’assessore o di poche persone, ma rappresenta un metro di giudizio su cui l’operato di questo Governo regionale sarà valutato da centinaia di studenti e dalle loro famiglie. Voglio infine stigmatizzare le dichiarazioni, alquanto inopportune, del presidente ADSU L’Aquila Eliana Morgante, nominata nel ruolo dalla Lega. A differenza infatti degli altri auditi che hanno saputo cogliere l’opportunità per evidenziare le criticità create e richiedere soluzioni, la presidente Morgante ha preferito assumere il ruolo di difensore d’ufficio dell’assessore anziché parlare in difesa e a tutela dei suoi studenti. Probabilmente il ruolo di consigliera comunale della Lega, nel Comune di Celano, ha pesato di più di quello di Presidente ADSU L’Aquila” conclude.