Avezzano. Consiglieri della coalizione Di Pangrazio “reintegrati dal Tar” pronti a sedere sugli scranni del Comune per un “impegno amministrativo forte mirato a ridare smalto all’azione di Palazzo di città. Ma il sindaco risponde picche e respinge “ogni ipotesi di inciucio con Di Pangrazio”. Alla vigilia dell’udienza sulla sospensiva – fissata per il 9 novembre – chiesta dalla giunta comunale sconfitta davanti al Tar, i 13 consiglieri eletti della coalizione Di Pangrazio, “certi” che l’espressione della volontà popolare sarà rispettata anche dai giudici del Consiglio di Stato, mostrano idee chiarissime sul futuro di Avezzano e sono pronti ad assumere una corresponsabilità di governo. “Siamo in una fase di stallo, la Città sembra precipitata nel torpore”, affermano con voce unanime i 13 consiglieri della coalizione Di Pangrazio, “occorre rilanciare l’azione politico-amministrativa fondata su una progettualità che metta in cima alla lista delle priorità la sanità, con la difesa dei servizi esistenti e la velocizzazione delle procedure per la realizzazione del nuovo ospedale; il completamento del progetto “Scuole sicure”, in gran parte realizzato, e la messa in sicurezza della città sul piano antisismico, con un grande progetto di Protezione civile; la difesa del Tribunale attraverso azioni realmente efficaci; la concretizzazione del restyling totale dell’ex Arssa e di Piazza Torlonia; la ciclo pedonalizzazione della città intesa come collegamento del cuore della stessa con le frazioni e le periferie; l’implementazione degli impianti di videosorveglianza per rafforzare i controlli a difesa del territorio, dell’ambiente e della comunità.
De Angelis però tira dritto. “Apprendiamo con stupore le dichiarazioni a orologeria con cui l’ex sindaco Di Pangrazio, folgorato sulla via del Consiglio di Stato, manifesta la sua disponibilità a cooperare per la città”, afferma De Angelis, “una città che lo ha messo alla porta e che, fino a quando io sarò sindaco, non gli consentirà di rientrare dalla finestra”. Il sindaco Gabriele De Angelis smentisce “categoricamente” ogni prova di dialogo con “Di Pangrazio e con chiunque faccia riferimento alla fantomatica coalizione che ancora porta il suo nome. L’ex sindaco in questo primo scorcio di amministrazione si è caratterizzato – sottolinea il primo cittadino – per gli atteggiamenti strafottenti in consiglio comunale e con gli interventi scomposti sulla stampa, facendosi fautore di un’opposizione irresponsabile, disfattista e priva di contenuti e proposte. Se gli avezzanesi, del resto, ne hanno sonoramente bocciato l’inconcludenza, è proprio a causa dell’assenza di una programmazione degna di questo nome. Dall’agonia drammatica in cui versa il verde cittadino, lasciato morire senza alcun intervento, cui noi stiamo prontamente provvedendo con il restauro integrale di piazza Torlonia, ai citati impianti di sorveglianza che non funzionano ma svolgono una funzione meramente ornamentale, dall’inerzia con cui l’ex sindaco ha consentito che la città venisse spogliata di ogni servizio accontentandosi delle briciole che la Regione ha elargito ad Avezzano con il Masterplan, alla sostanziale inadeguatezza a difendere con autorevolezza nelle sedi istituzionali le esigenze di questo territorio calpestato e mortificato, si comprende chiaramente perché la maggioranza degli elettori, messa di fronte alla scelta tra candidati sindaci, di cui uno uscente, ha deciso liberamente e in piena consapevolezza di voltare pagina. Noi non tradiremo questa aspettativa di rinnovamento e continueremo a governare questa città, abbandonata in un stato di degrado senza precedenti, con atti concreti: a oggi, in poco più di tre mesi, oltre 1 milione e 100mila euro di appalti per il centro e le frazioni. Di Pangrazio, dal quale aspettiamo ancora un qualche contributo di idee, non manchi di rispetto all’intelligenza dei cittadini con proposte di inciuci che la popolazione ha già dimostrato di non gradire”.