Avezzano. “Si occuperanno di canali comunitari diretti, secondo formula tanto magica e abbindolante, quanto vuota ed incompetente. Non può affermare questo un candidato con una minima conoscenza amministrativa avendo a lungo partecipato quale assessore alla Giunta municipale”. É secco l’intervento di Fabrizio Amatilli, assessore e al fianco di Giovanni Di Pangrazio pronto al secondo mandato, circa le esternazioni sul “Progetto Marsica” rese dall’agente assicurativo candidato a sindaco, staccato di 10 punti nella prima tornata.
“Informo che da qualche mese è attivo l’Ufficio di Progettazione Europea, finanziato interamente attraverso fondi europei, bando nel quale la città di Avezzano è arrivata al primo posto, ed a cui aderiscono altri comuni marsicani – rimarca Fabrizio Amatilli – Per essere precisi il “Progetto Marsica” ha prodotto ad oggi il riconoscimento tra le aree di crisi non complesse nella regione Abruzzo con un bando nazionale per investimenti sopra i 1,5 milioni di euro, uno regionale in regime de minimis per 3,6 milioni di euro per la sola Marsica e accordi di programma diretti per la grande industria, di cui beneficia per esempio la LFoundry;
una misura per l’agroindustria nell’ambito del fondo straordinario per le regioni in transizione (Abruzzo, Sardegna, Molise) per 30 milioni di euro;
l’inserimento nel “Patto per l’Abruzzo” (Masterplan) con il finanziamento di 50 milioni di euro per il sistema irriguo del Fucino; 4,7 milioni di euro per Palazzo e il parco Torlonia. Altre opportunità si apriranno ora che il sindaco Giovanni Di Pangrazio chiederà al Governo e alla Regione che il progetto Marsica si traduca in Accordo Istituzionale di Sviluppo (CIS), come stabilisce il decreto legge n.91/2017 del 20 giugno 2017, Decreto legge che che il candidato ed il maldestro ispiratore sicuramente non conoscono».