Celano. Cittadini pronti a portare avanti una class action contro il Consorzio acquedottistico Marsicano. Potrebbe essere il primo caso in assoluto in Italia di azione collettiva nei confronti di un ente privatistico a partecipazione pubblica. L’azione collettiva verrà intrapresa dai cittadini di Celano in quanto, questi si sono visti defraudati di quella parte dei soldi inseriti nella bolletta che dovevano essere destinati ai lavori di ammodernamento delle reti e che non sono mai stati utilizzati per questo scopo dal Cam (consorzio acquedottistico marsicano) nell’area del Comune di Celano. La proposta di class action è stata formulata nel corso dell’assemblea pubblica che si è tenuta nella sala consiliare del Municipio ed alla quale hanno partecipato il sindaco onorevole Filippo Piccone, l’assessore comunale Ezio Ciciotti, il consigliere comunale Giuseppe Cleofe, e Gianvincenzo Sforza (promotore del comitato “acqua nostra”). Un’iniziativa di massa con a capo il Consiglio Comunale, per far si che vengano rispettati i diritti dei celanesi nei confronti dell’Ente che gestisce le acque nella Marsica. La riunione è stata l’occasione per fare il punto sugli argomenti emersi nel corso della riunione dell’altra sera. E’ stato ribadito, infatti, che il comitato è intenzionato a proseguire, supportato in questo anche dalla diffida del Sindaco Piccone al Cam, sulla strada che dovrebbe condurre a rientrare in possesso delle reti. In attesa della definizione della nuova forma di gestione, è stato anche detto che un gruppo di idraulici locali sarebbe disposto gratuitamente a gestire le reti nel periodo di emergenza. Dopo la breve introduzione riassuntiva è stata la volta del Sindaco Piccone che pur mantenendo la linea di condotta adottata fino ad oggi di confronto con il Cam, ha rimarcato come “nella visione più generale di una forma di tutela della cittadinanza debbano porsi alcune domande. E precisamente riappropriarsi delle reti cosa significa? Cosa potrebbe comportare in un prossimo futuro per i cittadini?” In altri termini il Sindaco Piccone ha inteso sottoporre all’attenzione dei numerosi partecipanti all’incontro che la realtà normativa assegna al Cam la titolarità del servizio. Le forme di protesta, quali il mancato pagamento delle bollette potrebbero rivelarsi un boomerang per gli utenti, che dopo qualche tempo per morosità potrebbero incorrere negli strali di Equitalia.
“Per evitare proprio sgradevoli sorprese – ha spiegato il Sindaco – sotto forma di denunce e pignoramenti, è necessario seguire un percorso legale ed amministrativo. La legge prevede che sia il Cam a gestire le reti e la riscossione dei pagamenti, sempre la legge impone ai Comuni di servirsi dei enti di gestione (il Cam appunto), per queste cose”. “ Come Amministrazione procederemo insieme a dei legali, a trovare la strada giusta per poterci riprendere le reti, avere i soldi che ci spettano ed evitare così che siano i cittadini a subire eventuali azioni legali che potrebbero portargli dei problemi. Ovviamente tutte queste azioni dovranno seguir un iter ben preciso, che vedrà coinvolti diversi Enti, dalla Regione all’Ato e ovviamente il Cam ”. In conclusione l’On. Piccone ha preannunciato che a breve verrà convocato un Consiglio Comunale e che in eventuali manifestazioni sarà l’intera assise civica a parteciparvi attivamente.