Civita d’Antino. Il consiglio comunale di Civita d’Antino ha votato all’unanimità l’istanza per richiedere il titolo di “Città”, al presidente della Repubblica. Il sindaco Sara Cicchinelli e i consiglieri comunali hanno accolto la proposta del vice sindaco Matteo Di Fabio.
“In Italia, il titolo di “città” è concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno ai Comuni insigni per ricordi, monumenti storici ovvero per particolare rilievo storico o culturale in ambito Nazionale”, scrive il vice sindaco Di Fabio, “Civita D’Antino, Civita D’Antena o Antinum in epoca Romana, fu Municipium nei Marsi con giurisdizione su tutta la Valle Roveto.
Paese natale di un Santo venerato dalla chiesa Cattolica, San Lidano D’Antena, e di Domenico Morichini, lo scienziato ed Archiatra Pontificio (medico personale del Papa), famoso per aver individuato le proprietà magnetizzanti della radiazione ultravioletta nonché la presenza del fluoro nei denti. Ha dato inoltre i natali anche a Cardinali, vescovi e Abati. Già nota a livello internazionale per essere sede della scuola Italiana dei Pittori Scandinavi impressionisti capeggiati dal Maestro danese K. Zhartmann. Ad oggi, gran parte dei preziosi quadri, sono esposti in forma stabile presso l’Imago Museum di Pescara”.
“Tra i cittadini illustri”, va avanti, “troviamo l’onorevole Arnaldo Fabriani, un “Padre Costituente” ovvero uno degli uomini che diede vita alla Costituzione della Repubblica Italiana. Molteplici anche i siti culturali, tra questi, il Cimitero Monumentale Napoleonico (unico in Abruzzo e tra i quattro in Italia), la casa natale del Santo e le spoglie di un altro Santo, San Lucio Martire, perfettamente conservate presso la piccola cappella gentilizia della famiglia Ferrante. Si può ammirare una Torre militare costruita nel corso dell’XI secolo, mura ciclopiche e molto altro. Risulterebbe davvero impossibile riassumere in poche righe l’articolata relazione storica redatta dal professore Sergio Natalia. Non è impresa semplice se si tiene conto dello sconfinato “volume storico” che è contenuto dentro una piccola porzione di terra. Particolarmente chiare le parole con cui lo storico conclude la sua relazione:” Le memorabili e significative vicende civili, storiche, culturali e religiose di Civita, i personaggi illustri nati nella cittadina, le vestigia romane ed i prestigiosi distintivi monumenti, fanno sì che Civita d’Antino meriti il titolo onorifico di «Città». Titolo già appartenuto a Civita in passato ed impresso dalla storia sulla sua terra nel corso dei secoli, sempre cavalcati da poliedrica protagonista, regalando lustro internazionale all’Abruzzo e all’Italia intera, perché culla d’arte e faro di cultura”.
“Ringrazio il sindaco Cicchinelli e ogni singolo consigliere, per aver sostenuto all’unanimità l’iter di questa proposta. Ringrazio l’amico Natalia, che si è reso sin da subito entusiasta e disponibile nell’offrire la sua grande conoscenza storica, mettendola al servizio di tutti. Un ringraziamento anche alla cittadinanza di Civita Capoluogo, Civita Scalo e Pero dei Santi. Restiamo fiduciosi sperando che l’iter faccia il suo corso, nel frattempo, siamo a disposizione del Prefetto, della Soprintendenza e del Ministero”.
“Ringrazio il vice sindaco Di Fabio per l’ambiziosa proposta ed i consiglieri di maggioranza per averla condivisa”, conclude la prima cittadina Cicchinelli, “il borgo presenta delle caratteristiche oggettive che ci consentono di avanzare tale richiesta e di lavorare per la crescita. Lo sviluppo però è ancora lento a causa della mancanza di risorse economiche mirate”.
Foto: Civita D’Antino – Marco Giori