Avezzano. Si alza il sipario sulla nuova edizione del circuito Avezzano 2015. Per l’occasione arriveranno in città migliaia di appassionati di auto d’epoca. Abbiamo chiesto direttamente al patron dell’evento cos’è il circuito Avezzano e cosa rappresenta per il settore automobilistico italiano.
Francesco Proia – Caro Felice, sono contento di poter scambiare quattro chiacchiere con te sulla nuova edizione del Circuito di Avezzano. Come delegato ACI di Avezzano conosco benissimo la storia motoristica di questa città, ma negli ultimi anni la passione per auto e moto d’epoca sembrano aver nuovamente catturato l’attenzione dei nostri concittadini, tutto merito del Circuito di Avezzano?
Felice Graziani – Non del tutto. La tradizione motoristica marsicana è profonda e parte nel 1920, quando fu istituito il primo circuito motociclistico. A quello si sono susseguiti, in ordine cronologico, il prestigioso Trofeo Micangeli risalente agli anni 1950/60 che si svolgeva all’interno della settimana marsicana e poi, più recentemente negli anni ’80 la Coppa di Lorenzo. Finché nel 2010, grazie all’impegno del Cavaliere Donato Lombardi, l’attenzione nazionale è tornata sulla nostra città grazie alla Targa Presider. Purtroppo la congiuntura economica mondiale ha interrotto questa bellissima manifestazione, ma fortunatamente, ormai il seme della passione era stato nuovamente piantato. Ecco che dalle sue ceneri, grazie anche all’appoggio dell’amministrazione comunale e a sponsor sia locali che nazionali, il team dell’organizzazione ha saputo tirare fuori dal cilindro il Circuito di Avezzano.
F.P. – Un evento che, nonostante giovanissimo, ha saputo subito affermarsi a livello internazionale…
F.G. – Basta dire che questa manifestazione, organizzata dal Jaguar Driver Club Italy di cui Aldo Agata è il presidente, è una manifestazione iscritta al calendario ufficiale ASI (Automotoclub Storico Italiano ndr) e ha vinto per il terzo anno di fila l’ambito riconoscimento “La manovellla d’oro”.
F.P. – Ritieni che sia questo il motivo che ogni anno fa crescere la qualità e la quantità degli equipaggi in gara?
F.G. – Sicuramente! La scorsa edizione per le strade di Avezzano hanno sfilato 60 equipaggi, quest’anno si passerà ad 80 ma non certo a discapito della qualità, in mezzo alle numerose barchette degli anni ’50, quest’anno avremo dei pezzi pregiatissimi come una Bugatti T40 e una Isotta Fraschini 8A, inestimabili pezzi da collezione che verranno apprezzati dai curiosi ma anche dai palati più esigenti. Avremo inoltre dieci moto d’epoca degli anni 1910-1930 che apriranno il circuito e una Lancia Epsilon, auto simbolo degli anni in cui avvenne il tragico terremoto di Avezzano. Sarà inoltre assegnato anche il premio “telegrafo d’oro” ai giornalisti presenti alla manifestazione.
F.P. – In realtà però, pochi sanno che il Circuito non è una gara di velocità…
F.G. – Assolutamente no, è una gara di regolarità che prevede una velocità massima di 40 km/h, dove contano la precisione del rispetto dei tempi di marcia tra un check-point e l’altro. Vince chi completa il percorso di gara mantenendo la velocità media più possibile vicina a quella prestabilita. Questo tipo di gare mette alla prova soprattutto l’affidabilità delle vetture e le capacità di guida dei piloti.
F.P. – Qual è il programma e il percorso di quest’anno?
F.G. – La manifestazione inizierà sabato 27 giugno a Piazza Risorgimento, dove dalle 17.00 ci sarà l’esposizione delle autovetture al pubblico. La partenza della gara di regolarità, invece, è per le ore 21.30. Si partirà da via Corradini, le auto proseguiranno attraverso Via Marconi, per poi risalire su via Mazzini e tornare al punto di partenza. Daremo modo a tutta la cittadinanza di apprezzare queste glorie del passato, sia da ferme che in azione.
F.P. – La manifestazione, oltre ad avere rilevanza per gli appassionati di motori, ha anche delle innegabili ricadute turistiche per la nostra regione.
F.G. – E’ una delle nostre prerogative, far conoscere le bellezze naturali e culturali del nostro territorio. Gli equipaggi, provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, il giorno successivo passeranno attraverso i più caratteristici borghi abruzzesi. Il percorso è stato studiato espressamente per poter far godere agli ospiti, i migliori scorci paesaggistici. Le auto sfileranno sui caratteristici tornanti del monte Salviano, saliranno fino ad Ovindoli per poi fare una pausa presso la sede del Parco Nazionale a Rocca di Mezzo. Si ripartirà alla volta del bellissimo e misterioso laghetto meteoritico di Secinaro per terminare con una visita al Castello Piccolomini di Celano. Com’è già successo nelle edizioni precedenti, molti torneranno su questi luoghi per villeggiatura e, in momenti di crisi come questo, sicuramente darà una mano al territorio.
F.P. – Quindi non resta che darci appuntamento a sabato 27?
F.G. – Assolutamente sì, l’invito è rivolto a tutti: ragazzi e famiglie, appassionati di motori o semplici curiosi. Mi piace l’idea che il Circuito di Avezzano trasformi per un giorno questa città in un enorme museo dedicato ai motori.
Francesco Proia