Avezzano. Emilio Cipollone respinge le accuse dei consiglieri comunali e dell’ex Alfredo Iacone e lancia una provocazione: mi dimetterò dalla Provincia quando Di Pangrazio lascerà lo scranno comunale. “In merito alle osservazioni trasmesse recentemente agli organi di stampa dall’avvocato Alfredo Iacone, mi corre l’obbligo di alcuni, essenziali chiarimenti, con animo scevro da intenti polemici e al fine esclusivo di precisare le ragioni delle scelte operate dalla componente politica di cui sono esponente”, ha commentato Cipollone, “premetto che l’esigenza delle precisazioni scaturisce da precise richieste avanzatemi da tanti concittadini ai quali, così come all’avvocato Iacone (che attualmente non riveste alcun incarico né politico, né istituzionale), rispondo molto volentieri. Il citato professionista, nel riferimento che riguarda direttamente la mia persona, tende a cogliere, peraltro maldestramente, un segno di contraddizione tra la scelta di uscire dalla maggioranza al Comune di Avezzano e la titolarità del seggio quale consigliere provinciale. Faccio subito osservare che sono stato eletto (non nominato) consigliere provinciale in virtù del suffragio elettorale conferitomi dal mio gruppo consiliare (quindi, da persone cui sono legato da vincoli, anche antichi, di medesimezza politica ed amicale) e da due consiglieri di maggioranza con i quali ho condiviso gran parte dell’esperienza politica recente e nei confronti dei quali nutro ancora sentimenti autentici (spero ricambiati) di stima ed amicizia. Ritengo, pertanto, che l’elezione guadagnata sul campo (anche grazie al consenso di molti amministratori dei Comuni limitrofi alla Città di Avezzano) non possa e non debba essere minimamente vanificata dalla scelta del Sindaco Di Pangrazio di estromettere dall’esecutivo comunale la componente politica che io rappresento. La verità, nuda e cruda, risiede nella semplice considerazione che non si è ritenuta (e non poteva essere diversamente) più praticabile la via della collaborazione amministrativa con un Sindaco che, con atto unilaterale, inopinato e nemmeno annunciato, ha ritenuto di estromettere dalla Giunta l’Assessore che fa riferimento alla nostra forza politica. Nondimeno, in virtù delle brillanti deduzioni dell’avvocato Iacone, dichiaro la mia disponibilità a dimettermi dall’incarico di consigliere provinciale subordinando tale decisione ad un’unica condizione: lascerò l’incarico un attimo dopo che il Sindaco Di Pangrazio rinuncerà allo scranno sindacale. Infatti, se assumono fondate le elucubrazioni dell’avvocato Iacone, dovremmo, in forza delle stesse, pretendere le dimissioni di Giovanni Di Pangrazio, che, a suo tempo, è stato eletto Sindaco di Avezzano grazie ai voti determinanti dell’Udc. Al consigliere Di Micco dico soltanto: perchè non è stato cosi attento e sollecito a far convocare una riunione dei capo gruppo affinché tutta la maggioranza venisse messa a conoscenza delle decisioni del Sindaco che poi hanno provocato tante attenzioni nei confronti del sottoscritto e del consigliere Chichiarelli?