Avezzano. Il Pdl ci riprova e stavolta, che dovrebbe essere quella buona, punta su Italo Cipollone, primario dell’Unità operativa di pediatria e neonatologia dell’ospedale di Avezzano. Per le prossime elezioni amministrative il partito del senatore Filippo Piccone, coordinatore Regionale, ha scelto un volto noto, soprattutto alle mamme, una persona stimata, un professionista apprezzato. Cipollone, è inutile nasconderlo, andrebbe a rimpiazzare il noto penalista Antonio Milo che si è tirato indietro quando il suo nome era già cosa fatta. Forse per motivi personali, forse per timore dell’avversario che ad oggi dovrebbe essere Gianni Di Pangrazio, sostenuto da Pd, Terzo Polo e da qualche ora anche dall’Mpa, ma che per il momento sta facendo il prezioso. Ha deciso infatti di non ufficializzare la propria candidatura nonostante le sollecitazioni da più parti e nonostante sia stato tirato dalla giacchetta, secondo alcune voci, anche dal Pdl. Una strada che comunque sarebbe stata impercorribile, se non procurando una vera e propria divisione politica in famiglia, e in particolare con il fratello Peppe Di Pangrazio, consigliere regionale del Pd. Fatto sta che Milo ci ha ripensato dopo aver fatto smuovere i vertici del partito, Piccone in primis, per avere la meglio su una parte di classe dirigente cittadina che proponeva altri nomi, oppure le primarie. La candidatura di Gianni Di Pangrazio, però, a parte colpi di scena “alla Milo”, dovrebbe essere scontata. Nel centrodestra ora, ripensamenti a parte, si punta su Cipollone e la sfida che si va a configurare è quella di Cipollone vs Di Pangrazio, il primo sostenuto dal centrodestra, il secondo da Pd e Terzo polo, senza considerare le liste civiche di sostegno dell’uno e dell’altro. Così si ricomincia ma ora si fa sul serio. La sfida non sembra più sbilanciata verso il centrodestra, sbilanciata come alla vigilia, e ora la campagna elettorale potrebbe avere veramente un senso logico, un peso sulla decisione degli elettori, un valore sul risultato definitivo.