Avezzano. I danni che subiscono le aziende agricole da animali selvatici, superano ogni limite di sostenibilità.
Dopo anni di proteste e tavoli più o meno verdi, le uniche cose verdi che restano, sono i conti bancari delle aziende. “Quella che con empatica suggestione si definisce “Regione Verde D’Europa”, altro non è che un buco nero nel quale stanno scomparendo le aziende agricole coinvolte”, ha precisato Vinicio Blasetti a nome del comitato agricoltori aquilani, “la mancanza assoluta di provvedimenti atti a risolvere il problema, da parte dell’assessorato regionale al ramo, ci ha costretti a coinvolgere il Presidente D’Alfonso, che nonostante gli impegni elettorali ha avuto la cortesia di ascoltare le nostre ragioni.
Dobbiamo registrare la distanza dell’assessore Pepe dai nostri problemi che invece di rispondere alla convocazione, ha affidato il suo pensiero ad un comunicato che parla di filiere improbabili che nulla hanno a che fare con l’agricoltura.Non abbiamo bisogno di assessori che ci dicano di cambiare mestiere, abbiamo bisogno di Amministratori come il Presidente D’Alfonso, che dettino le linee guida per affrontare un problema che non si risolverà in poco tempo ma almeno che si inizi a dare un messaggio di attenzione.
Sono passati sette mesi da luglio, quando gli assessori Pepe, Paolucci e Di Matteo, ed il Presidente della Terza Commissione, Berardinetti, si erano impegnati ad erogare i fondi necessari a pagare il pregresso per il Parco Sirente Velino, oltre a recuperare risorse non utilizzate, nel bilancio provinciale. Sette mesi per il nulla, per il Parco ci vorrà ancora tempo, alla provincia è bastata una telefonata del Presidente dottor Caruso e per incanto i fondi sono saltati fuori. Chiaro che oggi ci aspettiamo di avere i danni che aspettiamo dal 2010, (otto anni), denaro frutto del lavoro di aziende a conduzione familiare, ma soprattutto ci aspettiamo misure di eradicazione che non possono essere condotte da cacciatori che , paradosso dei paradossi, in maggior parte non hanno interesse a farlo, sicuramente è necessario coinvolgere in modo compiuto la Polizia Provinciale in avvilimento, che ha competenze e soprattutto ruolo di legge. Ci aspettiamo che il Presidente D’Alfonso e la Regione Abruzzo,ci riconsegnino la necessaria libertà di seminare ciò che conviene e non piuttosto, seminare in funzione degli appetiti di cinghiali e cervi”.