Avezzano. Ciclista avezzanese al giro d’Italia con una crono per fermare il tempo alla duchenne, malattia rara. DOmenica prossima, infatti, correrà la nona tappa, la cronometro individuale a Radda in Chianti, a Greve in Chianti, e sarà a testimoniare la lotta alla rara forma di distrofia muscolare. Tutto ciò sarà possibile grazie all’impegno dell’associazione Parenti Projet Onlus. Si tratta di Antonio Biondi, papà del piccolo Denis, e amante del ciclismo da molto tempo. La tappa ci sarà il 15 maggio, con i suoi 40,4 chilometri. Sarà una cronometro mozzafiato, senza un metro di pianura, su un percorso come si dice in gergo “mangia e bevi”, nella stupenda cornice dei vigneti del Chianti. Per il marsicano, rappresenta simbolicamente la corsa contro il tempo sperimentata da tutti i bambini e giovani che, con le loro famiglie, affrontano la vita con la Duchenne. Ad affiancare Antonio Biondi, quest’anno, ci sarà Maurizio Guanta, di Messina, anche lui socio di Parent Project onlus, e che coltivata anni la passione per la bicicletta, che coniuga da tempo all’impegno per sostenere la ricerca. “Non c’è ambiente che si adatti bene come il ciclismo a questa causa”, Racconta Giulia Scala, storica volontaria, “sia per il significato metaforico che la disciplina porta con sé, sia per l’amore con cui questo meraviglioso sport riesce a donare alle persone che chiedono una mano. Maurizio e Antonio correranno per continuare ad aggiungere mattoncini di speranza verso una cura definitiva per questo nemico che è la Duchenne”. “Sarà una crono”, ha commentato il marsicano, “per fermare il tempo a questa malattia rara e tutto grazie all’impegno dell’associazione Parenti Projet onlus”.