Celano. “In questi giorni a Celano si consuma l’ennesima polemica tra i consiglieri comunali di maggioranza. Come al solito a rimetterci sono i cittadini celanesi”. È quanto afferma, in una nota, il segretario del Partito Democratico Calvino Cotturone.
“Noi del Pd”, precisa Cotturone, “non vogliamo entrare nella polemica specifica, ma mettere in evidenza il carattere tutto personale delle rivendicazioni. L’unico collante era e rimane l’occupazione dei posti di potere ed una visione personalistica della gestione della cosa pubblica. Anche se il sindaco Settimio Santilli quasi ostaggio di questa situazione, per arrivare a fine mandato, prova a gettare acqua sul fuoco e a giustificare tutto e tutti, è evidente la paralisi dell’attività amministrativa”.
“Alle recenti elezioni Provinciali la presidente del consiglio comunale Lisa Carusi non vota per il consigliere Ezio Ciciotti”, spiega, “per questo motivo il consigliere chiede le dimissioni della collega di maggioranza. Siamo all’assurdo. Ennesima conferma di amministratori che fanno politica solo per interessi personali”.
“Capiamo alla perfezione il dispiacere di Ciciotti”, sottolinea, “che tradito dalla sua maggioranza non è diventato consigliere Provinciale. Ad essere stato tradito non è stato solo lui, ma l’intera comunità celanese che oggi poteva avere un consigliere Provinciale ed invece non è così, purtroppo a vantaggio di altri territori e di altri interessi. La cosa più assurda è che a Ciciotti non mancano solo i voti della Carusi, ma anche di altri consiglieri di maggioranza. Perché della sua mancata elezione incolpa solo la Carusi? Certo è che il voto resta libero e segreto: probabilmente chi non lo ha votato avrà pensato che non fosse all’altezza di rivestire il ruolo di consigliere Provinciale”.
“La cosa ancora più grave è che il consigliere Ciciotti”, conclude Cotturone, “pretendeva di essere votato e per questa disobbedienza oggi chiede le dimissioni della Presidente Lisa Carusi. Riteniamo che fosse stato più giusto chiederle quando venivano assegnati, per affidamento diretto, lavori a mariti, cognati e parenti stretti di amministratori comunali. Questo non è avvenuto ennesima conferma che i consiglieri di maggioranza a Celano pensano solo a sé stessi”.