Collelongo. Ciak si gira nel borgo di Collelongo per raccontare i terremoti che hanno scosso l’Abruzzo. “Sotto la città – 1915” è il titolo del film che vede Tito, interpretato da Lino Guanciale e Berardo, Andrea Venditti, sorpresi da un terremoto che cambierà la loro vita.
I due sono loro i protagonisti del cortometraggio, scritto e diretto da Domenico Tiburzi, le cui riprese finali sono state girate nel week end a Collelongo. Le strade, le piazze e le vecchie cantine del comune della Vallelonga sono diventate scenari del set del corto prodotto dalla Milo Film, una società cinematografica abruzzese fondata da Valeria Tuzii, di Avezzano, e Federica Di Marco, romana, entrambe giovanissime.
Tito ha vissuto la terribile catastrofe del terremoto di Avezzano del 13 gennaio 1915 e ha ancora sulla pelle i segni di quella tragedia. Improvvisamente viene svegliato da una forte scossa, quella del 6 aprile del 2009 che ha distrutto L’Aquila. Altre vite spezzate, altre persone martoriate dal sisma e altre città rase al suolo. Berardo si ritrova sotterrato dalle macerie in una stanza adiacente a quella in cui si trova Tito. Prende vita così un dialogo tra due persone che hanno visto la morte in faccia, ma continuano a sperare.
“Lavorare nel paese di mio padre è stato molto emozionante”, ha raccontato Guanciale, “credo molto in questo tipo di operazioni, perché oltre a dare visibilità al potenziale cinematografico del patrimonio paesaggistico e storico culturale del nostro territorio, consentono anche di valorizzare le professionalità che esso può esprimere nel settore audiovisivo”.
Sul set nel cuore della Marsica sono stati girati gli ultimi attimi del cortometraggio grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale guidata da Rosanna Salucci. La troupe, composta da più di venti professionisti tra i quali ci sono Roberto Ostuni direttore della fotografia, Beatrice Mele fonico, Roberto Perugini aiuto regia, Rosa Cannata segretaria di edizione, è stata accolta a braccia aperte in paese dove tutti hanno sostenuto il progetto. “Non ci sono parole per descrivere l’emozione nell’aver finito un’avventura come questa”, hanno commentato Tuzii e Di Marco,
“Sotto la città 1915 è stato un percorso lungo, tortuoso e sofferto che, grazie alla caparbietà avuta, ci ha portato un’esplosione di gioia irrefrenabile. È stato un percorso di vita, non solo un piccolissimo film. È stato una squadra incredibile che non smetteremo mai di ringraziare. È stato tecnici, produzione, regia, attori insuperabili. Grazie a Domenico Tiburzi che ha deciso di credere in noi e di fidarsi del nostro lavoro. Grazie a Lino Guanciale, Miriam Previati e Andrea Venditti che hanno avuto un ruolo fondamentale.
Grazie a tutti. Grazie a chi ha sostenuto il progetto e, in particolare, al sindaco Salucci e al Comune di Collelongo per averci fatto sentire a casa aiutandoci a tirar su tutto questo. Si è chiuso ufficialmente, dopo il primo ciak del mese di novembre, il set di “Sotto la città-1915”. E noi, scoppiamo di commozione”.