Chrome? Il browser di Google è lento e non è in grado di offrire la migliore esperienza di fruibilità rispetto ad altri concorrenti. Insomma, sia che la vostra esperienza sia quella di navigare freneticamente tra le pagine dei principali giornali online, sia che vogliate guardare dei video o giocare in uno degli operatori di questo elenco completo casinò con bonus senza deposito, con Google Chrome non raggiungerete mai il top delle prestazioni.
Certo, a dirlo non è proprio una parte “disinteressata”. Tant’è vero che la dichiarazione immediatamente successiva alla valutazione che sopra abbiamo scelto di riassumere è che il browser Internet Microsoft Edge è più veloce, più sicuro da utilizzare e migliore per la durata della batteria rispetto a Google Chrome. Parola, ovviamente, della stessa Microsoft, con la società fondata da Bill Gates che è padrona di Edge.
La dichiarazione arriva peraltro in un momento in cui sono giunte nuove statistiche che confermano come Chrome sia molto più popolare di Edge, con Microsoft che ha lottato a lungo per colmare il divario tra i due browser, e che ora sembra voler alzare ulteriormente il tiro nella speranza di contenere la straordinaria differenza di uso dei due prodotti. Secondo i dati StatCounter, infatti, mentre Chrome aveva una quota del 45,67% del mercato dei browser Internet (nel Regno Unito) con riferimento agli ultimi 12 mesi, la quota di Edge si fermava a solo il 4,74%. In altri termini, un divario enorme, difficilmente colmabile nel breve tempo.
Se inoltre abbandoniamo le statistiche di StatCounter (le più recenti, ma limitate al solo territorio UK) e passiamo a un’osservazione a livello mondiale, si scopre come le cifre siano ancora più distorte a favore di Google. Chrome ha infatti avuto una quota del 55,08% del mercato globale negli ultimi 12 mesi, rispetto a meno del tre per cento di Edge, che dunque scopriva di essere meno popolare di Safari, UC Browser, Firefox, Opera e persino Internet Explorer, della stessa Microsoft.
Nonostante questa impietosa statistica, Microsoft non sembra voler demordere e, anzi, non ci pensa due volte per difendere il suo prodotto, sostenendo ad a proposito che Edge supera Chrome in molte aree chiave. Per dimostrare ciò, Microsoft ha pubblicato un annuncio che rivela i risultati di un test della batteria – condotto da lei stessa – in cui i video a 720p sono stati trasmessi in streaming su tre computer portatili identici, utilizzando Edge, Chrome e Firefox.
Il computer che utilizza Edge è durato per 16 ore e otto minuti, mentre quello che utilizza Chrome è durato 13 ore e 31 minuti. Il computer che ha usato Firefox si è comportato peggio, considerato che ha esaurito la batteria dopo 9 ore e 52 minuti.
Secondo una pagina GitHub pubblicata di recente da ZDNet, Microsoft ha utilizzato versioni aggiornate dei browser per il test, che è stato condotto su laptop Surface Book con Windows 10 Fall Creators Update (versione 16299), con luminosità impostata su 50 per cento e con volume disattivato. I risultati non sono sorprendenti, affermano da Microsoft, ma sono comunque ulteriormente supportati da uno studio separato condotto da AVG, che ha anche rilevato che Edge è il migliore browser per la durata della batteria rispetto a Chrome e Firefox.
In un annuncio separato, Microsoft parla anche della velocità e della sicurezza di Edge, sostenendo che “Microsoft Edge è fino al 48% più veloce di Google Chrome” e che “Edge blocca il 18% di siti di phishing in più rispetto a Google Chrome”.
Sebbene Microsoft non abbia rivelato come sia arrivata a queste conclusioni, la sua credibilità in fatto di phishing sembra essere supportata dalla società di sicurezza informatica NSS Labs, che ad ottobre 2017 aveva rilevato che Edge offre una protezione migliore dai criminali informatici rispetto a Google Chrome. Nei test di NSS Labs, Microsoft Edge ha infatti bloccato il 92,3% degli URL di phishing, Google Chrome ne ha bloccato il 74,5% e Mozilla Firefox ne ha bloccato “solo” il 61,1%.
Ma serviranno queste dichiarazioni per poter consentire a Edge di recuperare il tanto terreno che lo separa da Chrome? Probabilmente no, visto e considerato che questo gap sembra essere difficilmente deconsolidabile, e visto e considerato che non si registra un alto turnover di preferenza da parte degli utenti, che mostrano una tendenziale fedeltà al browser che hanno scelto di utilizzare per le proprie attività di navigazione, qualsiasi esse siano.
Insomma, anche se probabilmente le dichiarazioni di Microsoft (ancorché, evidentemente, non disinteressate) hanno ben più di qualche fondo di verità, è arduo ritenere che nel breve termine la situazione possa migliorare per la società produttrice del più noto sistema operativo del mondo. Per saperne di più non ci resta che attendere gli ulteriori aggiornamenti di questo parco statistico, dai quali tuttavia non ci attendiamo clamorose novità.