Tagliacozzo. Il sindaco Giovagnorio apre il corridoio del dialogo con i commercianti e si prepara a trovare con loro un’intesa sugli orari di apertura e chiusura delle attività. E’ trascorsa solo qualche settimana da quando i carabinieri hanno denunciato i responsabili della rissa verificatasi a ottobre in piazza dell’Obelisco. Un episodio spiacevole che aveva spinto il primo cittadino Vincenzo Giovagnorio a rivedere gli orari di chiusura dei locali con un’ordinanza apposita con la quale si imponeva la chiusura alle 2 e il divieto assoluto di somministrare alcolici a partire dall’una.
Oggi pomeriggio il sindaco ha incontrato per la seconda volta gli esercenti del centro storico dopo il primo incontro del 12 novembre per discutere delle disposizioni che avranno parzialmente termine il 30 novembre. I commercianti del centro storico, baristi, ristoratori gestori di pub, enoteche e affini hanno scritto una lettera al sindaco in cui si legge: “Nel ringraziarla per la cortese disponibilità, noi sottoscritti esercenti commerciali di Piazza dell’Obelisco e del Centro di Tagliacozzo, pienamente coscienti delle situazioni di ordine pubblico, di degrado e illegalità determinatesi nell’ultimo periodo, desideriamo collaborare attivamente all’azione di controllo e di ridimensionamento dei fenomeni dianzi descritti con l’Amministrazione comunale e con le Forze dell’Ordine.
A tal riguardo – proseguono gli esercenti – abbiamo intenzione di provvedere una vigilanza privata che potrebbe essere attivata dalla mezzanotte del sabato alle 3.00 della domenica, la quale in caso di necessità sarebbe pronta a segnalare immediatamente i fatti negativi per richiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine; e comunque tale vigilanza sarebbe volta a scoraggiare tali fatti”.
Il sindaco, anche nel rispetto di quella maggioranza di cittadini civili che pur amano trascorrere ore di serenità e di allegria nel centro turistico, sempre propenso a promuovere tutte quelle iniziative adatte a salvaguardare il buon nome della Città e le manifestazioni ricreative della movida dei fine settimana, ha emanato una nuova ordinanza (la n. 16 del 26 novembre 2019) in cui dilaziona la chiusura degli esercizi commerciali alle 3. Il divieto di somministrazione di alcolici e superalcolici, a partire dall’una, scadrà il prossimo 30 novembre. Fermo restando che “Resta salvo, in capo al sindaco, ai sensi dell’art. 54, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000, il generale potere di modificare gli orari degli esercizi commerciali nella misura in cui risulti ancora necessario rimandare o contrastare situazioni di emergenza, nonché il potere di ordinare la modifica degli orari anche di un solo esercizio pubblico, nei casi in cui la situazione di emergenza risulti a questi unitamente ricollegabile” (come recita la nuova ordinanza).
Nell’ultima riunione quindi istituzioni e commercianti hanno assunto impegni di responsabilità a salvaguardia della tranquillità di Tagliacozzo. Il sindaco ha ribadito quello che aveva già ricordato in un suo post su Facebook “la problematica è diffusa e di ordine sociale, il legislatore statale ha emesso leggi che vietano la somministrazione di alcolici e superalcolici ai minori; da sempre è vietato lo spaccio di sostanze stupefacenti; il sindaco ha emesso ordinanze che regolamentano la diffusione di musica nei locali e l’orario di chiusura degli stessi; tutte le forze dell’Ordine sono chiamate a far rispettare le leggi e le ordinanze e sinceramente fanno il possibile.
Sollevare problematiche di questo genere, cari genitori che dormite sonni tranquilli mentre i vostri figlioli si ubriacano, si drogano e si spaccano la testa e le ossa, non è per colpire la vostra progenie o giudicarla negativamente, ma è per aiutare questi ragazzi, prima che succeda l’irreparabile, prima che qualcuno di loro ci rimetta la vita, prima che dobbiate constatare di avere un figlio o una figlia drogati o alcolizzati, prima che il loro futuro e vostro – e di tutta la nostra società – sia definitivamente e irrimediabilmente compromesso. Attenzione che dire o pensare: “mia figlia, mio figlio non fa nulla del genere, non beve, non fuma, non si droga” è come quando si dice: la mafia non esiste! È far prevalere l’omertà per un dissennato senso di pudore o di incoscienza!
Richiamate i vostri/nostri ragazzi! Controllate che non rientrino ubriachi o fatti, telefonate loro la notte e se non rispondono uscite a cercarli… per il bene loro innanzitutto, per il bene vostro e delle vostre famiglie, per il bene della nostra società”.