Avezzano. Pd al fianco dei sindaci abruzzesi in lotta per fermare la mannaia del governo sui tribunali di Avezzano, Vasto, Lanciano e Sulmona a rischio cancellazione. La trasferta romana dei primi cittadini, Giovanni Di Pangrazio, Luciano Antonio Lapenna, Mario Pupillo ed Enea Di Ianni (vice di Fabio Federico) conquista il sostegno dei vertici del Partito Democratico: Anna Finocchiaro e Dario Franceschini, capigruppo al Senato e alla Camera, hanno assicurato “il massimo impegno del partito e la ricerca di un raccordo con tutti i partiti”, affinché il governo”, hanno dichiarato i capigruppo insieme ai parlamentari abruzzesi (Giovanni Legnini, Lanfranco Tenaglia e Giovanni Lolli) capitanati dal Senatore Franco Marini, “stralci la parte riguardante i tribunali abruzzesi in linea con la legge approvata dal Parlamento che prevede il differimento di tre anni di ogni decisione”. Musica per le orecchie della delegazione dei sindaci in trasferta al Senato su iniziativa del consigliere regionale del Pd, Giuseppe Di Pangrazio. “il sostegno ai massimi livelli del Partito democratico e le assicurazioni degli altri gruppi”, ha affermato il consigliere regionale, “vanno nella direzione giusta. Siamo soddisfatti, ma vigileremo sull’iter del provvedimento affinché l’Abruzzo non subisca uno scippo inaccettabile”. I sindaci abruzzesi hanno ottenuto anche il sostegno del Pdl: in un altro incontro i senatori Filippo Piccone, Fabrizio Di Stefano insieme al presidente della commissione Filippo Berselli, (alla presenza del presidente della Provincia di l’Aquila, Antonio Del Corvo), hanno promesso il pieno sostegno in difesa dei presidi della legalità: “agiremo di concerto con gli altri gruppi per salvaguardare i tribunali abruzzesi”. Obiettivo comune: la corretta applicazione del comma 5 Bis dell’articolo 1 della legge 14 settembre 2011 n. 148 recante delega al governo per la riorganizzazione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale: “per gli effetti prodotti dal sisma del 6 aprile 2009 sulle sedi dei tribunali di L’Aquila e Chieti il termine di cui al comma 2 per l’esercizio della delega relativamente ai soli tribunali delle province di L’Aquila e Chieti, ovvero Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, è differito di tre anni”. I sindaci, quindi, hanno accolto con soddisfazione il sostegno della politica, ma non abbassano la guardia: “se il Governo tirerà dritto calpestando i diritti del popolo abruzzese”, hanno avvertito, “impugneremo la legge di fronte alla Corte Costituzionale”.