Avezzano. Sta suscitando grosse polemiche e perplessità la strategia della Asl che ha disposto la chiusura, in un periodo di emergenza sanitaria come quello dovuto al Coronavirus, del Punto di primo intervento di Tagliacozzo. Oltre alla chiusura di quello di Pescina, infatti, con la messa in quarantena di tutto il personale che è stato a contatto con il medico positivo, è stato chiuso anche Tagliacozzo per motivazioni totalmente diverse. E’ stato infatti necessario trasferire tutto il personale ad Avezzano, struttura già in difficoltà e con l’aggravante di aver dovuto mettere a riposo, per la quarantena, i sanitari che avevano avuto contatti diretti e indiretti con il medico di Pescina. Quest’ultimo infatti aveva fatto un turno anche ad Avezzano.
La chiusura improvvisa dell’unità di intervento a Tagliacozzo ha suscitato sconcerto da parte dei cittadini, soprattutto in un momento di grande difficoltà e di paura dovuto al virus cinese.
“Invece di aprire e adibire nuove strutture in vista dell’aumento di casi di coronavirus e liberare il pronto soccorso di Avezzano da pazienti meno gravi che possano ingolfare l’emergenza Covid19”, ha affermato Rita Tabacco del Comitato presidi ospedalieri minori d’Abruzzo, “si decide di chiudere e di accentrare ancora di più la calca in una situazione già difficile da controllare. Quanto sta accadendo è emergenza nella emergenza perché ora è rimasta una sola macchina del 118 a disposizione di tutta Marsica Occidentale, fino ai confini con Roma. Nessun giudizio può essere esaustivo né giustificativo di questa deciso. Se la motivazione è la mancanza di personale, ciò è vergognoso per uno Stato civile. Tutto ciò, annunciato ai cittadini in un cartello come quello dei fruttivendoli, è umiliante e illegittimo. L’emergenza non giustifica la disorganizzazione e l’abbandono di un territorio”.
La Asl interviene. L’azienda sanitaria, che non ha rilasciato comunicazioni ufficiali, ha solo dovuto smentire le reali motivazioni della chiusura di Tagliacozzo visto che si era diffusa la falsa circostanza in cui il medico contagiato avesse svolto servizio anche a Tagliacozzo. “Il punto di primo intervento di Tagliacozzo è stato chiuso per reperire personale al fine di ottimizzare le risorse anche alla luce del fatto che le indicazioni, non derogabili, sono quelle di non recarsi al pronto soccorso”, ha spiegato il direttore sanitario della Asl Simonetta Santini. Un provvedimento adottato insieme al direttore amministrativo, Stefano Di Rocco, e al manager Roberto Testa, “considerata la carenza di personale al pronto soccorso di Avezzano”.
Reclutamento personale. La Asl di Avezzano Sulmona L’Aquilaha pubblicato un avviso per fronteggiare l’attuale stato di emergenza sanitaria reclutando medici da impiegare contro l’emergenza riservato a specializzandi, iscritti all’ultimo e penultimo anno di corso delle specializzazioni, in: anestesia e rianimazione, medicina interna; malattie infettive, malattie dell’apparato respiratorio, radiodiagnostica.