Avezzano. Polemiche dopo le critiche dei consiglieri regionali del Pd, Giovanni D’Amico, vicepresidente del consiglio e Giuseppe di Pangrazio, che hanno attaccato i consiglieri Pdl sulla legge di soppressione dell’Agenzia regionale per i servizi di sviluppo Agricolo (Arssa). In particolare, Walter Di Bastiano, Emilio Iampieri e Luciano Terra replicano alle dichiarazioni dei colleghi di opposizione accusando Di Pangrazio di «predicare bene e razzolare male», visto che, affermano i tre esponenti Pdl, «al momento del voto finale non era presente in aula». «Dai verbali», aggiungono, «risulta assente, al momento del voto, anche Daniela Stati che aveva criticato il provvedimento. Farebbero bene», continuano, «i Consiglieri regionali rappresentanti della Marsica ad essere attenti e partecipare fino alla fine ai lavori che interessano il loro territorio». Tale situazione è stata invece smentita da Di Pangrazio che afferma di essere stato presente fino alla termine della seduta. «Invito i consiglieri del Pdl a documentarsi prima di fare affermazioni false e a vedere i verbali ufficiali». Di Pangrazio, al riguardo, rimanda al documento ufficiale presente sul sito del Consiglio regionale a questo indirizzo: http://consiglio.regione.abruzzo.it/affassweb/IX_Legislatura/verbali/2011/verb%20087_02.asp
Il centrodestra, però, parla anche di una legge antisprechi. «La verità», spiegano i tre consiglieri, «è che si è portata a termine una grande riforma che già Assessori delle precedenti amministrazioni regionali , avevano in mente ma non sono riusciti a realizzare. Gli ostacoli che hanno impedito questi cambiamenti sono da ricercare nelle vecchie logiche politiche,clientelari e lobbistiche, pronte a sostenere inutili carrozzoni e a perseverare in una gestione che produce sperpero di denaro pubblico condito da sacche di inefficienza. Sono appunto queste le criticità che la legge approvata in Consiglio regionale ha voluto superare definitivamente. Nel corso della seduta, dopo un intervento dell’Assessore regionale Mauro Febbo con il quale sono state chiariti e puntualizzati lo scopo e le motivazioni del provvedimento, comunque già chiari, è stato votato un emendamento rielaborato proprio dalla maggioranza in Consiglio regionale che stabilisce il mantenimento dei servizi presso la sede di Avezzano. A D’Amico e Di Pangrazio vogliamo ricordare come già la Rsu dell’Arssa e tutte le organizzazioni professionali (vedi Confagricoltura) hanno espresso il loro sostegno ad un disegno di legge che punta realmente ad un ristrutturazione ed è proiettato al futuro. L’ atteggiamento dei Consiglieri del Pd dimostra il mantenimento a posizioni di arretratezza , non certo orientate a sostenere l’agricoltura moderna proiettata verso la Pac 2014-2020. Nei prossimi mesi saranno definiti i servizi dedicati alla ricerca, all’innovazione, alla competitività e allo sviluppo rurale destinati al sostegno delle imprese agro-alimentare da integrarsi all’interno della Green economy, ma soprattutto la capacità di una riforma agraria che indirizzi i giovani alla concentrazione fondiaria. Questi servizi, come abbiamo sempre sostenuto, resteranno ad Avezzano presso la sede Arssa che, non sarà affatto venduta rappresentando un patrimonio storico per la città e tutta la regione. Anzi in quei locali avrà una sede l’Ispettorato agrario e grazie ad una convenzione, ospiterà il coordinamento di 4 uffici provinciali di collaborazione con Agea. Questa maggioranza, che per la prima volta ha esaltato il settore dell’ortofrutta marsicano che costituisce il 25% del Pil regionale, conosce il ruolo primario che ha svolto l’Arssa dal momento della sua istituzione. Le professionalità dell’Agenzia, su indicazione di questa amministrazione regionale, sono state utilizzate per portare avanti progetti importanti relativi alla valorizzazione dei prodotti tipici come la Igp della carota del Fucino che era fermo ormai da troppi anni. Siamo consapevoli di queste preziose potenzialità e vogliamo valorizzarle al meglio grazie all’approvazione di questa legge. I nuovi scenari del mondo agricolo ci impongono un cambio di rotta che non vuol dire abbandonare il territorio ma consolidare e rafforzare e rendere realmente efficace il ruolo dell’amministrazione regionale a sostegno delle imprese e di tutto il settore. Per questo, la Direzione Politiche agricole sarà potenziata con professionalità qualificate attraverso le quali si offriranno risposte più veloci alle richieste degli agricoltori, una riduzione dei tempi di erogazione dei finanziamenti e sarà aumentata l’efficienza dei servizi. La riforma è anche una risposta concreta anche agli stimoli giunti in questi anni da Bruxelles, per troppo tempo caduti nel vuoto, che ci permetterà di rendere ancora più competitiva la nostra Regione a livello europeo. Le critiche degli esponenti del Pd sono pretestuose e soprattutto giocano sulla pelle dei precari. Noi, così come abbiamo fatto anche negli altri settori, tuteleremo gli interessi di coloro di cui si avrà realmente bisogno. Torniamo a sottolineare che tutte le professionalità dell’Arssa saranno pienamente valorizzate all’interno della Direzione Politiche agricole».