Avezzano. “Si moltiplicano, come già ampiamente previsto, gli “effetti collaterali” della legge Delrio sul riordino delle Province – scrivono in una nota, i consiglieri del gruppo Per Avezzano, Gianfranco Gallese e Mario Madonna – a pagarne le conseguenze, questa volta, è l’ufficio Caccia e Pesca di Avezzano, sito nella sede della Provincia dell’Aquila, in via XX settembre, che per decisione del dirigente del settore ambiente della Provincia dell’Aquila, Francesco Bonanni, ha interrotto il servizio destinato a centinaia di cacciatori e pescatori sportivi della Marsica. Non si comprende, infatti, l’urgenza del provvedimento, considerato che sono previsti tempi lunghi prima che avvenga l’effettivo passaggio delle funzioni alla Regione. Inoltre, – continuano – il servizio soppresso ad Avezzano, costringerà gli oltre 1000 tesserati marsicani per la caccia e i più di 300 per la pesca a rinnovare le loro licenze nell’ufficio dell’Aquila, dove è presente un solo dipendente che risponde alle esigenze in materia di tutti i 108 comuni del territorio della provincia.
Un disagio enorme per agli appassionati marsicani, sia in termini logistici che economici; incomprensibile se si pensa, poi, che nella sede di Avezzano, lavorano ancora i due dipendenti preposti alle attività in questione. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio, ha già sollecitato i due consiglieri comunali, Nicola Pisegna Orlando ed Emilio Cipollone, che hanno anche ruoli, rispettivamente, di vicepresidente della Provincia e consigliere provinciale. Auspichiamo che il dirigente del settore ambiente, riveda al più presto la decisione assunta, nel mero interesse dei cittadini che, ricordiamo, appartengono, al comprensorio più esteso del territorio provinciale”.