Luco. Dopo il bar “Black out”, il locale di Luco frequentato anche da molti stranieri e finito al centro delle proteste a causa degli innumerevoli episodi di criminalità, un’altro esercizio commerciale è finito nel mirino dei carabinieri con l’obiettivo di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica del paese. Si tratta del Bar Stadio, che si trova nei pressi del campo sportivo. I carabinieri della compagnia di Avezzano, coordinati da capitano Michele Borrelli, hanno notificato il provvedimento di sospensione della licenza del bar per una durata di quindici giorni. La decisione è stata presa sulla base della normativa in vigore e la proposta è scaturita da specifici e circostanziati episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, ad opera di cittadini stranieri, avvenuti nelle vicinanze del locale che, secondo i militari dell’Arma, sarebbe divenuto negli ultimi tempi un luogo di ritrovo di persone pericolose per l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Sempre su proposta dell’Arma e sempre a Luco dei Marsi è stato recentemente adottato un provvedimento simile nei confronti del bar “Black out”.
Sono state inoltre adottate delle misure di prevenzione personali contro il fenomeno dell’immigrazione clandestina e contro quello dello spaccio, realtà purtroppo presenti in modo massiccio in paese. Basti pensare che sono state circa una ventina le proposte inoltrate dall’inizio dell’anno per il provvedimento di avviso orale nei confronti di immigrati che vivono a Luco e che hanno avuto a che fare con episodi di spaccio e criminalità. Le richieste dei militari sono state già accolte ed eseguite. Si tratta di provvedimenti che vengono definiti strumenti di “difesa sociale”, proprio, per la prevenzione dei reati. vengono adottati nei confronti di persone definiti altamente pericolose.