Magliano de’ Marsi. Non si rassegnano i sindaci dei sei comuni marsicani che, nonostante le pressanti richieste e le rassicurazioni, hanno visto chiudere i comandi stazione nei loro paesi. In base a quanto previsto dall’Ispettorato Generale del corpo forestale di Roma il comando stazione di Capistrello è confluito nel comando stazione di Civitella Roveto; così come quello di Cappadocia a Tagliacozzo, Magliano dei Marsi ad Avezzano, Magliano dei Marsi bis a Rocca di Mezzo, Morino a Balsorano, e Trasacco a Collelongo. Tutto ciò ha comportato la soppressione delle stazioni e di conseguenza la mancata presenza quotidiana e costante nel territorio della forestale. “Abbiamo una struttura invidiata da tutti che è la riserva Orientata e speriamo che almeno quella resti presidiata dal corpo forestale”, ha spiegato il primo cittadino di Magliano, Gianfranco Iacoboni, “mi auguro che con questa riorganizzazione il territorio resti presidiato”. Il processo di riorganizzazione è stato attuato al fine di realizzare l’obiettivo di una equilibrata ed efficace distribuzione del personale sul territorio provinciale. “Eravamo a conoscenza di quello che stava accadendo ci siamo mossi ma non è servito a molto”, ha commentato il sindaco di Morino, Roberto D’Amico, “ci hanno assicurato in ogni caso la presenza degli uomini nella stazione di Balsorano che vigileranno e tuteleranno sulla riserva Zompo lo Schioppo” . È profondamente amareggiato il primo cittadino di Cappadocia, Lucilla Lilli, che da mesi ha portato avanti una battaglia per impedire la chiusura del comando stazione. “Abbiamo provato diverse strade con le associazioni ambientaliste ma il disegno di riorganizzazione era già scritto”, ha affermato Lilli, “non ne capiamo le motivazioni perché la struttura dove venivano ospitato il comando era messa a disposizione dal Comune come la rimessa dell’auto. Ora invece che gli uomini sono a Tagliacozzo dovranno spendere la benzina per spostarsi da lì fino a Cappadocia e Camporontondo”.