L’Aquila. La Regione Abruzzo «non aumenterà l’Irpef». Lo ha detto il presidente della Giunta, Gianni Chiodi, nel corso della conferenza stampa sul tema della Sanità. «L’avremmo potuto anche fare – ha aggiunto – ma non ci sarà nessun aumento perchè non è necessario. Gli abruzzesi possono stare tranquilli. La Regione Abruzzo può contare oggi su un avanzo finanziario di 92 milioni di euro e 36 di avanzo economico. Mentre alcune regioni sono vicine al default, l’Abruzzo negli ultimi anni ha ridotto il debito sanitario e quello regionale». Illustrando alcuni dati e numeri, Chiodi ha sostenuto che che «mai come oggi l’Abruzzo è vicino agli standard nazionali per quanto riguarda l’assistenza sanitaria».
Nei giorni scorsi, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato per il bilancio della sanita’ della Regione Abruzzo un avanzo di bilancio di 92 milioni di euro, composto da 36 milioni di utile, 38 milioni di gettito fiscale e 18 milioni di maggiore fiscalita’. Nello specifico, le Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila e Lanciano Vasto Chieti hanno raggiunto un pareggio mentre le Asl di Pescara e di Teramo sono in utile per il secondo anno consecutivo. Ma risultati tangibili si sono ottenuti, in particolare, con la spesa farmaceutica totale che, nel 2011, si e’ ridotta per circa 4 milioni rispetto al 2010, mentre la convenzionata e’ scesa del 6% mentre i prodotti farmaceutici sono aumentati del 7%. Nel 2011, rispetto agli anni dal 2008 al 2011, i costi di primo livello (ospedali, medici di base, farmaceutica, cliniche private, ammortamenti, accanto menti e oneri straordinari) sono sostanzialmente rimasti invariati passando da 2 miliardi 182 milioni di euro a 2 miliardi 200 milioni. Sono aumentati i costi interni relativi a personale, beni e servizi e si sono ridotti i costi esterni relativi alle prestazioni da privato e alla farmaceutica convenzionata. “Non abbiamo tagliato risorse monetarie – ha proseguito Chiodi – abbiamo riqualificato la spesa cercando di ridurre sprechi e privilegi ed inoltre, negli anni, c’e’ stato incremento maggiore della quota del Fondo sanitario nazionale che abbiamo tesaurizzato. Tutto questo ha concorso a determinare gli avanzi. Una Sanita’ di qualita’ si puo’ raggiungere solo combattendo gli sprechi e permettendo il pareggio dei bilanci. Ora l’Abruzzo – ha aggiunto il Presidente – si puo’ ritenere al sicuro, e’ finita la fase dell’emergenza, ma solo ora con i conti in ordine e i finanziamenti a disposizione si puo’ pensare a nuovi investimenti e mirare ad una sanita’ di qualita’”. L’Abruzzo, dopo aver raggiunto il pareggio di Bilancio nel 2010 e l’utile di 36 milioni nel 2011 verificato dall’ultimo Tavolo di monitoraggio, ha segnali positivi anche nel primo trimestre 2012. Infatti, si e’ evidenziato un avanzo di 12 milioni che testimonia un’inversione di tendenza rispetto al passato. La Regione Abruzzo e’ perfettamente in linea con la spending review. “L’unica problematica che ci pone – ha fatto notare Chiodi – e’ che va a ridurre la quota parte del Fondo sanitario nazionale anche per il 2012 e questo si verifica dopo che abbiamo gia’ preventivato la nostra spesa, definito i contratti ecc..Cosi’ abbiamo presentato al Ministro delle Finanze ed al tavolo di monitoraggio tre tipi di proiezione dei dati economici fino al 31 dicembre 2012: una lineare, una storica ed una ponderata. Nel peggiore dei casi, – ha proseguito Chiodi – l’avanzo si aggirerebbe intorno ai 15 milioni di euro, nel migliore intorno ai 40-50 milioni. Ma l’aspetto rilevante e’ che le proiezioni tengono gia’ conto degli effetti del decreto legge 95 del 2011. Di conseguenza, anche con la spending review, l’Abruzzo e’ in grado di assicurare l’equilibrio di bilancio per il 2012″. Sul rapporto con i privati Chiodi ha affermato che “il sistema privato ha avuto l’occasione per essere parte integrante di questo processo di risanamento e l’obiettivo e’ quello di costruire un rapporto fisiologico e non conflittuale. Un rapporto in cui il pubblico ed il privato siano complementari e non in competizione”. Le direttive che il governo sta imponendo alle altre regioni l’Abruzzo le ha gia’ adempiute, ha riconvertito i piccoli ospedali, ha un tasso del 3,5 per 1000 abitanti dei posti letto, perfettamente in linea con il Governo che prevede il 3,7 mentre nel 2008 i posti letto totali erano 5.495 con un tasso per 1000 abitanti pari al 4,2, nel 2011 sono 4.677. Oggi il Governo per gli acquisti di beni e servizi richiede il ricorso a gare, l’Abruzzo lo sta gia’ facendo, tanto e’ vero che la gara sui farmaci ha prodotto un risparmio del 22,6%, quindi 20 milioni ogni anno per tre anni mentre la gara sui vaccini un risparmio del 12%, quindi di 742.200 ogni anno per tre anni. Anche la spesa per le prestazioni da privato nel 2011 si e’ ridotta del 3% rispetto al 2008. La spesa ospedaliera e’ diminuita di 11 milioni, la riabilitazione extra ospedaliera di 9 milioni e l’assistenza integrativa e protesica di 3 milioni. Riguardo ai Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, il presidente della Regione ha spiegato che, “nel campo dell’assistenza sanitaria collettiva nei luoghi di vita e di lavoro, l’Abruzzo, nel 2011, per la prima volta e’ molto vicino alla percentuale standard del 5% fissata dal Ministero. Del resto, nel 2011, rispetto al 2008, si sono investiti 11 milioni in piu’”. Riguardo, poi, all’assistenza sanitaria ospedaliera, “l’Abruzzo, nel 2011, si avvicina molto rispetto agli anni precedenti alla percentuale standard del 44% fissata dal Ministero con la percentuale del 47,71% mentre nel 2008 era pari a 53,84%. Si sono ridotti gli investimenti per l’assistenza ospedaliera per acuti, ma sono aumentati per il pronto soccorso e la riabilitazione. L’Abruzzo, appena entrato nel Piano di rientro era dotato di 35 istituti, 22 ospedali pubblici e 13 case di cura private, quindi un’elevata offerta ospedaliera con un quadro di forte disomogeneita’ di dotazioni di posti letto tra ASL non correlate ai bisogni territoriali con una dotazione di 6480 posti letto nel 2005 mentre oggi sono 4.677, con un tasso del 3,5 per 1000 abitanti. Siamo una delle poche regioni in regola prima del taglio del governo ai posti letto. I primi interventi in tema di appropriatezza – ha continuato Chiodi – hanno gia’ comportato un abbassamento del tasso di ospedalizzazione che e’ passato dagli oltre 200 ricoveri per 1000 abitanti del 2008 ai circa 179 del 2011″. In relazione all’assistenza sanitaria distrettuale, nel 2011, per la prima volta, l’Abruzzo, con il 47,67%, si avvicina rispetto agli anni precedenti (41,94% nel 2008) alla percentuale standard del 51% fissata dal Ministero. Sono aumentati gli investimenti sul territorio per portare i servizi sanitari sempre piu’ vicino al cittadino”. La Regione per l’assistenza distrettuale ha investito, nel 2011, circa 154 milioni in piu’ rispetto al 2008. Nella specialistica ambulatoriale sono stati investiti: 32 milioni in piu’ per l’attivita’ clinica, 4 milioni in piu’ per l’attivita’ di laboratorio e 31 milioni in piu’ per l’attivita’ di diagnostica. Nell’assistenza protesica sono stati investiti 29 milioni in piu’ nel 2011 rispetto al 2008. Il presidente Chiodi ha ribadito “ora che i conti sono in ordine e si puo’ considerare finita la fase del risanamento, lavoreremo per offrire agli abruzzesi un servizio sanitario di qualita’”.