Avezzano. Chilometri di piste Ciclabili per Avezzano e frazioni. Questa la proposta dell’assessore all’Ambiente, Crescenzo Presutti, in un incontro che si è svolto ieri, in piazza Risorgimento, tra gli amministratori comunali e i cittadini avezzanesi sui temi della mobilità alternativa. Presenti all’incontro, oltre all’assessore Crescenzo Presutti, l’assessore alla Cultura Pierluigi Di Stefano, Dario Raglione, membro del comitato mobilità sostenibile, il professore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università della Sapienza Luca Persia e Alessandro Tursi, vicepresidente della ECF – European Cyclists’ Federation.
Al centro del confronto con i cittadini la mobilità sostenibile e la nuova pista ciclabile della città di Avezzano. “Il finanziamento per la realizzazione della pista ciclabile è un fattore che non ci siamo lasciati scappare”, ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Presutti, “è semplicemente il continuo di un percorso iniziato già tempo fa. Parte della pista ciclabile era stata già realizzata nella parte nord della città e sono stati poi stanziati 350.000 euro per collegare quel tratto al centro cittadino. Questa è una delle cose che ci hanno sempre rimproverato, purtroppo”.
“Dal centro di Avezzano, grazie a questo finanziamento, si dovranno diramare chilometri di piste ciclabili da collegare non solo alle zone nord della città, ma anche alle frazioni limitrofe. Siamo stati spesso al centro di polemiche per la realizzazione di questa pista ciclabile”, ha continuato Presutti, “quello invece che mi fa piacere è vedere che i bambini oggi hanno lo spazio e la sicurezza necessaria per attraversare la città in bicicletta, evitando tutti i pericoli che si potrebbero creare. La città di Avezzano è una città che sceglie oggi di non privilegiare il mezzo auto, che è inquinante per tutti. Sarebbe bello girare per Avezzano e non sentire più il rumore dei clacson o delle auto, sarebbe bello passeggiare per il centro e sentire il rumore dell’acqua della fontana”.
“Quello che mi fa piacere”, ha concluso Presutti, “è che i cittadini cominciano a scegliere di vivere in una città con una mobilità diversa e che fa bene a tutti, una città eco-friendly. Tutte le critiche ricevute a tratti sono comiche, basti pensare a città come Berlino dove i cittadini, nonostante il clima freddo di tutto l’anno, girano per la città in bicicletta diminuendo l’inquinamento. La pista ciclabile è un bene. E, per chi ha sempre criticato, do un consiglio: compratevi la bici, fatevi un giro e rinfrescatevi la testa! E’ una follia prendersela con un’amministrazione che sta cercando solo di fare il bene per la città e i suoi cittadini”.
Avezzano come la città del futuro: questo il tema al centro del discorso di Luca Persia, che ha curato i lavori dal punto di vista tecnico della pista ciclabile e che ha spiegato le modalità e i tempi della sua realizzazione. “Siamo partiti per il piano del traffico”, ha spiegato l’ingegnere, “iniziato già molto tempo fa con il professor Spallone con cui sono finiti i lavori nel 2003. Il documento relativo alla realizzazione della pista è stato approvato ben 15 anni fa ed è una rete pensata per collegare i principali attrattori della città, dal centro all’ospedale civile”. L’ingegnere ha poi illustrato attraverso delle slide il progetto di collegamento della pista, che va a toccare tutte le principali zone della città e che collegherà anche frazioni come San Pelino e Paterno. “Oggi dobbiamo parlare anche dell’importanza del trasporto pubblico”, ha concluso Persia, “dobbiamo lavorarci su. Dobbiamo lavorare su una mobilità innovativa. Vogliamo infatti anche coinvolgere la cittadinanza nel dibattito in un portale già esistente grazie al quale i cittadini potranno esprimere le loro opinioni. Sarà uno strumento di condivisione importante.”
“Vi mostro solo questo semplice dato”, ha affermato il Dario Raglione, membro del comitato mobilità sostenibile, “Avezzano è una città di quasi 43.000 abitanti. Si contano nella città ben 35.000 veicoli: è un tasso di motorizzazione più imponente di Roma. Bisogna educare i cittadini ad una cultura più sostenibile. In Italia si registra il tasso di pericolosità degli incidenti più alto d’Europa. Avezzano è diventata una città parcheggio, bisogna che i cittadini cambino le loro abitudini. Dobbiamo sperare in una città a misura di pedone e non a misura di bici e bisogna pensare, nonostante le polemiche, ai vantaggi che si possono portare ai ciclisti e ai disabili.
“E’ una gioia vedere oggi persone e non biciclette“, ha dichiarato Alessandro Tursi, vicepresidente della ECF, “non bisogna valutare l’approccio urbanistico e ingegneristico della pista. Con questa realizzazione si restituisce la vera funzione di spazio pubblico alla città”, ha concluso Tursi, “rappresenta le più alte forme di progresso anche per i bambini, migliorando la socializzazione tra di loro”.