Avezzano. Al Tribunale per la difesa del malato sono pervenute diverse segnalazioni riguardanti le cure di riabilitazione a domicili. L’ultima segnalazione è stata quella di un anziano invalido al cento per cento che nel mese di gennaio ha richiesto delle fisioterapie a casa per problemi di deambulazione. I familiari si sono attivati per richiedere l’assistenza domiciliare nell’abitazione del malato, hanno seguito l’iter burocratico con l’Asl che è andato a buon fine, ma successivamente quando hanno dovuto ricevere assistenza nelle strutture accreditate, i famigliari non hanno ricevuto nessuna risposta nonostante le continue sollecitazioni da parte del malato per non far scadere il termine dei 15 giorni. “La prima domanda per le cure domiciliari è stata presentata nella struttura di Capistrello, la quale ha fatto scadere il termine dei 15 giorni per l’attivazione del servizio”, ha raccontato Stefano Di Giuseppe responsabile del tribunale, “così i familiari dell’anziano poiché nel primo tentativo non hanno ricevuto risposta, con tanta di pazienza hanno di nuovo riattivato l’iter burocratico per le cure domiciliari ed hanno fatto domanda questa volta presso la struttura di Avezzano e anche qui il silenzio e di nuovo i 15 giorni per l’attivazione del servizio sono scaduti senza dar nessuna risposta al malato”. Il Tribunale per la Difesa del Malato chiede alla Asl: “di verificare il disservizio che le strutture accreditate creano al malato. Inoltre chiediamo di sollecitare le strutture convenzionate a un lavoro che vada incontro alle esigenze degli utenti nel rispetto dei diritti del malato. Inoltre si evidenzia che la precedente richiesta autorizzata non è andata a buon fine. Ad oggi il suddetto paziente, visto il disservizio di questa Asl n.1,è stato costretto a dover pagare privatamente per poter attuare la riabilitazione”.