Avezzano. Vi ricordate il grande progetto per ridare lustro a piazza del mercato? E i fiumi di parole su quanto sarebbe diventata strategica questa piccola area per il commercio al minuto della mattina e le giostrine e le bancarelle di dolciumi il pomeriggio? A distanza di mesi dall’apertura della struttura centrale dove hanno trovato una dignitosa collocazione le attività commerciali che prima si trovavano nelle casette in lamiera sparse sulla piazza dell’ormai noto mercato a chilometro zero non c’è traccia.
Il mercato doveva essere aperto dalle 7 alle 19 in inverno e dalle 6 alle 20 in estate. Oltre agli operatori già presenti nello stabile in cemento ristrutturato secondo il progetto iniziale avrebbero dovuto partecipare al mercato gli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese. L’assegnazione del posteggio doveva avvenire secondo i criteri di priorità sulla base di parametri legati alla stagionalità dei prodotti e di altre specifiche caratteristiche, descritte in delibera. La piazza, sgomberata dalle auto, doveva anche servire per la collocazione di attività di spettacolo itinerante di piccole dimensioni al fine di creare una zona alternativa di svago e aggregazione al centro della città.
A oggi però tutto questo non c’è. Piazza Risorgimento continua a essere piena di bancarelle che vengono caramelle, liquirizie, dolci e giocattoli per bambini e piazza del mercato è vuota. Sparito anche il mercato a chilometro zero, fatta eccezione di un contadino che con quattro cassette di verdura coltivata nel suo orto e una sedia cerca di vendere i prodotti senza tutta la scenografia che sulla carta gli dovevano creare intorno. “Ottima partenza del mercato a chilometro zero in piazza del mercato ad Avezzano”, ha commentato ironicamente Augusto Di Bastiano, responsabile del centro giuridico del cittadino, “si possono trovare patate, aglio, cipolle e pere garantite dal contadino”.